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domenica 31 luglio 2011

Viaggio nell'Isola di Cres (25 luglio - 30 luglio 2011)

Questo è il tipico inizio di una giornata di vacanza. Entro in camera da mia madre, la quale mi fa le tipiche raccomandazioni al limite del drammatico. Poi, mi reco da mio padre il quale sta sorseggiando un gustoso caffè decaffeinato il quale, a sua volta mi raccomanda di farmi sentire di tanto in tanto. Mi bacia e quello è il segnale del via libera. Armi e bagagli, solitaria, mi avvio verso la porta d'uscita fancendomi la tipica domanda da primo giorno di vacanza: "qual'è la massa volumica, in termini di cubatura e peso, oltre la quale si deciderà a darmi una mano?".
Oggi non è propriamente una giornata user-friendly per partire, ma decidiamo comunque di andare verso le isole croate. Ci inventeremo qualcosa.
Il viaggio fila liscio. Almeno sino a Zagore dove incontriamo un'interminabile coda di auto intente a prendere, come noi, il traghetto diretto a Cres.
In questo lungo frangente la necessità fisiologica di utilizzare un bagno si fa impellente, così, decido di usare il bagno degli uomini, l'unico dotato di luce, e nel mentre assecondavo le fisiologiche esigenza di cui sopra un (non) galantuomo fa irruenza nel minuscolo bagno chimico spalancando violentemente la porta e richiudendola con altrettanta foga tale da far precipitare il rotolo di carta igienica presente alle mie spalle dritto, dritto nel wc. Ottima vendetta, visto che colui che ha fatto irruenza sta aspettando solo la mia uscita per utilizzare lo "scranno reale".
Finamente attraversiamo questa lingua di mare di circa 3km e sbarchiamo sull'Isola di Cres. Giungiamo in un punto panoramico dove le folate di vento ci consentono una breve permanenza.
Giungiamo nella città di Cres, dove ci attende un pranzo a base di pesce e verdura. Dopo un rapido tour della città decidiamo di proseguire il viaggio verso la nostra destinazione: Punta Kriza.
Uliveti, millenari muretti carsici e pecore belanti accompagnano il nostro viaggio fino al campeggio di Punta Kriza, camping naturalista. Un po' intimiditi dalla severità nudista del campeggio decidiamo di tornare verso Osor e fermarci al campeggio Bijar, decisamente poco naturalista, ma tanto ecologico.
Montiamo, la tenda, un'insalata veloce e la stanchezza prende il sopravvento.
Il giorno successivo il risveglio non è dei migliori. Sarà il freddo oppure la perturbanzione. Decidiamo di fare un giro in mountainbike, ma anche quest'idea viene per il momento impossibilitata dalla lontananza (a piedi) del noleggio.
Visitiamo la piccola Osor, divisa da Lussino in quanto i romani separarono l'Isola in due parti. Ormai è già ora di pranzo quindi torniamo alla tenda dove Leo cucina una deliziosa pasta. Il tempo diviene sempre meno rassicurante e decidiamo di concederci un sonnellino ristoratore. Ad un certo punto il sonno di Leo viene turbato dalla mia irruenza. E' tornato il sole. Ci dirigiamo verso la spiaggia di sassi sul cui sfondo si stagliano le rovine della chiesetta di Santa Maria e del Monastero francescano.
Alla sera facciamo una passeggiata nei dintorni di Osor.
Le ombre della sera, secondo me, rendono tutto più magico. Così mi faccio cogliere da un momento di fotomania - compulsiva con improbabili scatti al buio.
Il giorno successivo, dopo mezza giornata di sole trascorsa in spiaggia, il tempo diviene decisamente cloudy e dopo due etti ciascuno di ottima pasta, decidiamo di smaltire l'italico alimento con una biciclettata fino a Lussino, ma la mia indole decisamente poco sportiva, non mi consente di raggiungere la meta ambita e così decidiamo di visitare la "ridente" cittadina di San Giacomo e successivamente il porto di Nerezine. Schifando le varie auto e moto che corrono all'impazzata neanche fossero in autostrada, giungiamo sani e salvi al camp site. Distrutti dalla giornata, o dall'italico alimento, ci concediamo un gelato gusto sneaker ad Osor.
Il mio sonno viene turbato da un incessante diluvio. Le pareti della nostra tenda iniziano ad imbimbirsi. Attendo la saturazione del tessuto e il successivo gocciolamento che fortunatamente non avviene. Al mattino un timido raggio di sole attraversa le fibre della tenda. Prendiamo coraggio e ci dirigiamo a Lussino dove troviamo una splendida giornata di sole contrariamente ad ogni aspettativa meteo.
Segue un rapido tour nella città di lussin grande (che si rivela più piccola di Lussino piccolo O_O). Rientrati al campeggio mettiamo ad asciugare la nostra tenda e ci dedichiamo alle degustazioni di bibite croate al luppolo, subendone, in minima parte, gli effetti. Dopo una cenetta salutare compiamo l'ennesima passeggiata per Osor.
La mattina all'oro in bocca. Dopo un'abbondante colazione ci rechiamo presso la spiaggia pieni di buone intenzioni a fare un "toc" nell'incredibile mare croato. Dopo trenta minuti di tentennamenti, Leo riesce a convincermi all'immersione. Mi immergo e con altrettanta rapidità mi "areno" sulla riva. The water is definitely too cold for me.
Dopo una scottata in quasi totale assenza di sole, finalmente Leo riesce a convincermi ad andare a cenare in una tipica Konobra croata: il "Buffet di Osor". Dopo un vin rosè, decisamente troppo dolce (a detta di entrambi), Leo delizia il proprio palato con un risotto ai frutti di mare e con un calamaro grigliato. Io opto per una Pleskavijca ripiena di formaggio.
Il locale è molto suggestivo. Si mangia all'aperto sotto una pergoletta da cui pendono delicati grappoli d'uva bianca, sedie e tavoli di piertra, tovaglie e a quadretti bianchi e blu dal tipico gusto mediterraneo. Modellini di barche in legno, decorano la nostra deliziosa tavola.
Dopo cena passeggiamo con un buon gelato.
L'ultimo giorno, purtroppo, è ormai giunto.
Il mio sonno viene bruscamente interrotto dal pianto di un bambino. Un pianto così disperato da suscitare in me l'istinto di alzarmi e correre a consolarlo. Intanto s'è fatta mattina. Una pioggia lieve mi sveglia nuovamente. Corro fuori dalla tenda a riparare le nostre cose all'asciutto. Mi raggiunge anche Leo e in men che non si dica smonta quella che è stata la nostra casa per questo (troppo) breve periodo.
Ci fermiamo a Cres per l'ultima volta. Mangiamo una pizza e ci reinfiliamo in un'interminabile coda di auto in attesa del traghetto. I tempi d'attesa, ovviamente, sono ignoti.
Dopo più di un'ora, riusciamo ad imbarcarci sul ferry boat e torniamo sul continente.
Siamo sulla strada del ritorno. Riemergono i ricordi. Arriviamo a casa.
Ed ora? Dov'è il mare cristallino? dove sono le antiche rovine sulla spiaggia? Dov'è il sole? Dove sono i tramonti infuocati e il cielo stellato?

Solo nel nostro cuore
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martedì 19 luglio 2011

IX Comunicato Stampa del COASGO

Il Coordinamento della Associazioni contro l’Ascensore di Gorizia (CO.AS.GO.) desidera effettuare delle puntualizzazioni in merito alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Ettore Romoli sul blocco completo a tempo indeterminato del cantiere per la costruzione delle funicolari per il castello di Gorizia.

Nonostante difatti quanto dichiarato dal Sindaco il blocco non è stato “graziosamente concesso” dall’Amministrazione Comunale, ma è stato imposto dalle Soprintendenze – nelle prerogative e competenze delle quali rientrano appieno anche questo tipo di azioni a tutela del nostro patrimonio culturale – per approfondire le indagini archeologiche ed evitare di danneggiare possibili altri reperti eventualmente ancora sepolti nell’area del cantiere; ciò è confermato dal fatto che quando il Coordinamento aveva per la prima volta dato notizia dei ritrovamenti archeologici il Sindaco aveva affermato seccamente che i lavori nell’area non sottoposta a scavo archeologico sarebbero comunque andati avanti.

Singolare è anche notare come il Sindaco avesse inizialmente dichiarato che i ritrovamenti “sono soltanto un imprevisto” per poi ripensarci ed affermare che “si tratta di un evento ampiamente prevedibile”: viene spontaneo chiedersi perché, in caso avessero realmente previsto una tale evenienza – effettivamente quantomeno da “intuire” conoscendo un minimo la storia della città, visionando stampe antiche e sapendo che il colle non è mai stato sottoposto ad indagini archeologiche sistematiche pur essendo l’insediamento più antico della città – non abbiano effettuato dei sondaggi preliminari magari con carotaggi random dell’intera area.

Inoltre la sorveglianza archeologica allo scavo, seppur pagata dal Comune, non è stata da questo richiesta, ma imposta come “conditio sine qua non” per la realizzazione delle funicolari dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici già nel 2003 ai tempi del progetto definitivo: che si tratti di un’imposizione “poco gradita” ai fini della rapidità di realizzazione dell’impianto lo dimostra il fatto che, a cantiere già ampiamente avviato, lo scorso gennaio la dott.ssa Mandruzzato non era ancora al corrente dell’inizio dei lavori ed ha dovuto premurarsi in prima persona di contattare il Comune, dietro sollecitazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici – alla quale avevamo segnalato tale “discrepanza” –, per venire a conoscenza del fatto che lo scavo era già partito senza la sua supervisione.

Il primo cittadino asserisce da un lato di voler valorizzare i ritrovamenti archeologici, ma ammette anche di aver già chiesto l’autorizzazione all’abbattimento del muro ritenuto di “minore importanza”, sacrificando per l’ennesima volta un pezzo di storia alla furia demolitrice-edificatrice che ha già mietuto in un recente passato altre “vittime illustri”, come la chiesa più antica della città, rimasta sepolta sotto Piazza Sant’Antonio. Se si fosse previsto di toccare qualcosa di delicato (e di volerlo effettivamente valorizzare una volta venuto alla luce) perché non si è pensato per le funicolari ad un binario fuori terra poggiato su elementi puntuali come fatto per l’ascensore di Lubiana, che si “appoggia” letteralmente agli antichi resti murari senza averne richiesto la demolizione? Se l’impianto a funicolare deve realmente servire a valorizzare il castello di Gorizia perché nel momento in cui ne riaffiorano alcune delle vestigia più antiche se ne chiede l’abbattimento – arrivando persino a giustificarlo con l’ipotesi che si tratti di “falsi storici” – come “tributo da pagare” per la realizzazione dell’impianto stesso?

A questo punto ci auguriamo che gli addetti ai lavori possano effettuare tutti i dovuti accertamenti e le indagini del caso sui ritrovamenti senza subire indebite pressioni dovute al lievitare dei costi che comporta un cantiere fermo e l’ipotesi – ormai quasi certezza – costituita dalla necessità della variante di progetto. Nel frattempo il Servizio V.I.A. della Regione, che da noi avvisato sul blocco del cantiere ha già preso contatto

con le Soprintendenze, provvederà ad accertare la correttezza dell’iter procedurale del progetto, gli eventuali danni subiti dall’ambiente e dalle strutture preesistenti e ad avviare lo screening per V.I.A., fondamentale in particolare per la variante di progetto.

Invitiamo infine nuovamente il Sindaco ad un confronto pubblico sulla problematica “ascensore”, o quantomeno a non confondere volutamente le acque rilasciando dichiarazioni contrastanti quando interpellato, e soprattutto a rispondere sul merito dei problemi sollevati e non sviando il discorso attaccando ed apostrofando sul personale chi si oppone al progetto – atteggiamento tipico di chi è a corto di valide argomentazioni da addurre – come ha fatto nel corso dell’intervista radiofonica trasmessa lo scorso venerdì 15 luglio al TG-R delle 7.20.

COASGO c/o Ass. Italia Nostra Onlus - Sez. di Gorizia Casella postale 132 34170 Gorizia coasgo@gagoriziano.org www.gagoriziano.org/coasgo
Associazione Ambiente Italia
Comunità Capi AGESCI Gorizia 2
Comunità Capi AGESCI Gorizia 3
Associazione Forum Cultura
Gruppo Archeologico Goriziano
Gruppo Culturale Mediaart - Cormòns
Italia Nostra ONLUS - Sezione di Gorizia
Legambiente Gorizia
Principesca Contea di Gorizia
WWF Isontino “Eugenio Rosmann”

lunedì 18 luglio 2011

RISALITA AL CASTELLO DI GORIZIA: PROPOSTE “ECOSOSTENIBILI” DAL PASSATO

GORIZIA, DAL 1001 ALLE SOGLIE DELL’800


In un documento datato 28 aprile 1001 appare per la prima volta il nome della “villa di Gorizia” (o Comes Goricie), all’epoca non esistevano gli strumenti urbanistici atti ad organizzare la “villa”, ma da fonti storiche si può ipotizzare che il territorio consistesse in una serie di abitazioni sparse, separate da terreni agricoli o al più dai giardini dei nobili.

La città di Gorizia comincia a svilupparsi a partire dai versanti della collina dove v abitavano i funzionari di corte: questa rappresenta quella parte che viene chiamata “Città Alta” o “Castellum Inferius” la quale è separata dalla “Città Bassa” o “Villa” per mezzo d’una cinta muraria ubicata ai piedi del colle, questa successivamente verrà sostituita con un fossato che raccoglieva le acque di falda denominato “grapa”.

Nel XV secolo continua lo sviluppo urbano.

Nel 1400 si accompagna allo sviluppo urbano l’instaurazione di nuovi servizi collettivi come ad esempio il municipio, l’ospedale e le reti fognarie. La popolazione comincia sensibilmente ad aumentare a cause dell’ immigrazione che inaugura, quindi, un momento di espansione urbanistica che verrà interrotto dallo scoppio delle guerre tra austriaci e veneziani e riprenderà solo dopo di esse.

Si sviluppa la piazza Vittoria, riconoscibile dalla caratteristica forma triangolare il cui ruolo assume nuove funzioni come per esempio quella di luogo per il mercato e per gli spettacoli.

Alla fine del ‘600 la città è divisa in due nuclei principali:

  • area delimitata dalla grapa;

  • area a nord della grapa (comprendente piazza Vittoria, piazza de Amicis, via Ascoli e la Braida Vaccana)


sono poi riconoscibili altri tre nuclei minori:

  • Borgo S. Rocco;

  • Borgo Carinzia;

  • Borgo Piazzutta;


I borghi a quell’epoca, ma anche nelle successive, risultavano separati ed indipendenti dal tessuto urbano.

Tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII possiamo riscontrare un certo aumento demografico dovuto soprattutto ad un, seppur modesto, sviluppo industriale in parte conseguenza di ciò è il miglioramento delle condizioni igenico – sanitarie, la migliorata viabilità, in quanto le strade cominciano ad essere pavimentate nonché si instaurano nuove esigenze da parte della popolazione.

Un altro momento di stasi demografica si realizza con le guerre napoleoniche.

Successivamente, nel XIX sec., a queste continua a realizzarsi un lento processo di industrializzazione accompagnato da una forte immigrazione.

Questo fenomeno comporta un evidente squilibrio poiché, secondo i censimenti dell’epoca, all’interno di un’unità edilizia vivevano mediamente dalle 12 alle 15 persone!

In conseguenza di ciò l’Amministrazione comunale incomincia a sentire l’esigenza di intraprendere un’accurata gestione territoriale per mezzo di adeguati strumenti urbanistici, questo si realizzerà a partire dai primi anni del ‘900.


IL PROBLEMA DELLA RISALITA AL CASTELLO


Il problema della risalita al castello venne in particolar modo preso in considerazione nei piani urbanistici di Antonio Lasciac (1856 - 1946) e di Max Fabiani (1865 - 1962). Il primo fu un architetto goriziano formatosi a Vienna che visse e operò per lungo tempo al Cairo. Tra le sue opere “goriziane” possiamo ricordare la fontana a forma di obelisco presente nel Borgo San Rocco e la villa in stile moresco sul colle del Rafut, il secondo, invece, nacque a San Daniele del Carso, si formò a Vienna e lavorò molto a Lubiana. Tra le opere “goriziane” possiamo annoverare la Banca Commerciale Industriale, il restauro del Duomo, il Santuario di Monte Santo, il rifacimento della chiesa parrocchiale di San Giorgio, la Chiesa Metropolitana del Sacro Cuore ed alcune ville.


ANTONIO LASCIAC

Piano regolatore per la città di Gorizia (1906)


Lasciac si pone la risoluzione della viabilità che dalla città conduce al castello: egli prevede una strada che attornia le mura e si dirama radialmente, a partire dai piedi del colle, in altre quattro strade, per questo percorso egli propone delle alberature in modo da arricchire paesaggisticamente detto tracciato.


Proposta di risistemazione del centro storico della città di Gorizia (1917)


In questa ipotesi di piano egli ripropone il sistema viario attorno alle mura del castello dai cui piedi si diramano le strade radiali che vanno a collegare la struttura medievale con la città.



MAX FABIANI

Piano regolatore di ampliamento della città di Gorizia (1921)


Affronta il tema della risalita al castello che in parte risolve come il Lasciac ma approfittando di alcuni diradamenti nell’edificato causati dalla guerra.


Piano regolatore per la città di Gorizia (1950)


In questo piano egli ripropone lo stesso schema di quello del 1921, ma arricchito di alcune nuove previsioni


LUIGI PICCINATO

Piano regolatore generale del 1969


Luigi Piccinato non studia un sistema di risalita al colle, ma il suo piano prescrive per il centro storico (sistema colle - piazza Vittoria) il divieto di alterare il valore ambientale. Gli interventi (di conservazione e risanamento) possono svolgersi solo in seguito ad indagini urbanistiche, edilizie e socio – economiche. E’ evidente, pertanto, che l’architetto, per questa zona pensa in un’ottica conservativa.


STUDIO ASSOCIATO GREGOTTI

Piano regolatore generale per la città di Gorizia (2001)


Si tratta del Piano Regolatore attualmente vigente che mette in risalto il fatto che le indagini geologiche hanno messo in risalto i caratteri del territorio che risultano particolarmente fragili, alcune di queste aree possono essere localizzate nel tratto meridionale dell’Isonzo (soggetto ad esondazioni) ed altre in prossimità dei versanti dei colli.

Il piano, inoltre, individua quattro condizioni operative:

  1. la “città da non costruire”: rappresenta tutte quelle zone in cui i caratteri ambientali devono essere salvaguardati e per le quali il piano pone divieto assoluto di costruzione (aree collinari del Collio, il colle del castello…);

  2. il “patrimonio da tramandare”: rappresenta tutto l’insieme dei caratteri ambientali, storici, culturali ed architettonici la cui conservazione è di importanza rilevante per l’identità della città di Gorizia (di cui faceva parte, ahimè, l’ormai demolita e famosa casetta di via Franconia);

  3. La “città da migliorare”: rappresenta l’aggregato urbano esistente che, in particolar modo, necessita soprattutto all’interno delle aree periferiche, di interventi di riqualificazione;

  4. La “città da trasformare”: rappresenta la parte di piano che delinea i nuovi assetti della città con una prospettiva d’integrazione italo – slovena.


BIBLIOGRAFIA:

  • Estratto da Borc San Roc n° 13 – 2001: Dalla “Nizza austriaca” alla “città Ponte” – Luisa Codellia e Antonello Cian;

  • Gorizia: sviluppo ed esperienze di pianificazione – Enzo Spagna (1972 – 1973);

  • Max Fabiani Architetto – Marco Pozzetto (1966);

  • Pubblicazione del comune di Gorizia, maggio 2002 – Gorizia 2001, Nuovo piano regolatore generale;

  • Pubblicazione di Luisa Codellia e Federico Grazianti relativa alla storia della pianificazione territoriale della città di Gorizia;




Rassegna Stampa 2010

CARSO

IL MESSAGGERO VENETO, 14.02.2010: "Carso 2014+, il progetto illustrato alla Bit"
IL PICCOLO, 18.02.2010: "Il Carso come un grande museo a cielo aperto: vetrina a Milano"
IL PICCOLO, 20.02.2010: "Nove percorsi alla scoperta del Carso invisibile"
IL PICCOLO, 20.02.2010: "Un nuovo museo sul San Michele con Carso 2014"
IL MESSAGGERO VENETO, 20.02.2010: "Museo all'aperto sul Carso goriziano per scoprire i siti della Grande Guerra"

IL PICCOLO, 01.05.2010: "Al via la seconda fase del progetto cardo 2014"

IL PICCOLO, 04.09.2010: "Gallerie del Sincrotrone forse in Carso2014"

IL PICCOLO, 11.09.2010: "Il sindaco boccia Carso2014+ - la Provincia non ci consulta"

IL PICCOLO, 15.09.2010: "Partirà dal San Michele "Carso2014+"

MONFALCONE

IL PICCOLO, 21.02.2010: "Il secondo centro storico sta nascendo a Panzano attorno all'albergo operai"

IL PICCOLO, 18.03.2010: "Palazzetto Veneto, ancora lontano il museo"
Da ormai tre mesi é snobbato in quanto non vi sono mostre. L'assessore Paola Benes ha già provveduto a sollecitate la soprintendenza per predisporre l'esposizione dei mosaici delle ville del Lacus Timavi.
Per realizzare l'allestimento ci vogliono 650.000euro che il comune ha cercato di ottenere tramite bandi interreg, ma ad oggi non si sa ancora nulla.
Sembra, quindi, che il percorso sia ancora molto lungo.

IL PICCOLO, 20.03.2010: "tremila posti barca, la metà sono popolari"

IL PICCOLO, 25.03.2010: "Intanto la chiesetta va in rovina"

IL PICCOLO, 17.04.2010:" Stop ai proggetti, snobbata la Rocca"

IL PICCOLO, 22.04.2010: "Ex albergo operai - Il museo rischia lo stop per colpa di una scala"

IL PICCOLO, 25.04.2010: "Il Comune stoppa la ristrutturazione dell'ex albergo operai"

IL PICCOLO, 29.04.2010: "Uffici e negozi nell'ex fabbrica del ghiaccio"

IL PICCOLO, 10.05.2010: "Il museo del territorio resta al palo: sì dell' Ue al progetto, ma niente soldi"
Al bando Archinova Il progetto è risultato ammissibile ma attualmente non finanziabile. Sarebbero necessari 700.000euro che ad oggi non possono essere investiti per il progetto in quanto vi sono altri interventi prioritari.

IL PICCOLO, 11.05.2010: "Duomo, completati i lavori del presbiterio"

IL PICCOLO, 18.05.2010: "Municipio, per anni sarà una scatola vuota"

IL PICCOLO, 19.05.2010: "A Cooprogetti il salvataggio del Municipio"

IL PICCOLO, 24.05.2010: "Per il rilancio culturale il Comune punta sul binomio arte-impresa"

IL PICCOLO, 24.06.2010: "Ex Albergo operai: altri 1,3 milioni al futuro museo"

IL PICCOLO, 27.06.2010: "Ecco il futuro di Panzano grande quartiere - museo della cantieristica navale"

IL PICCOLO, 28.06.2010: "Terme, parte l'intervento dei privati"

IL MESSAGGERO VENETO, 26.05.2010: " TERME ROMANE, È PRONTO IL PIANO DI RILANCIO"

IL PICCOLO, 03.07.2010: "Micoli, il cimitero dimenticato"

IL PICCOLO, 12.08.2010: "Spiaggia da sogno sull'Isola dei Bagni"

IL PICCOLO, 14.08.2010: "Cade il rudere e si svelano le antiche mura. Tramontato il progetto di una moschea"

IL PICCOLO, 01.09.2010: "Un flop l'hotel dell' ex Albergo impiegati"

IL PICCOLO, 09.09.2010: "Restaurato il Ponte dei Mendicanti"

IL PICCOLO, 11.09.2010: "Ex albergo impiegati, una scommessa da vincere"

IL PICCOLO, 18.09.2010: "Ennesimo rinvio per le Terme romane"

IL PICCOLO, 30.10.2010: "Museo a scadenza nel Palazzetto Veneto"

IL PICCOLO, 18.11.2010: "Terme romane, entro un mese la bonifica dell'area"

IL PICCOLO, 10.12.2010: "La villa Lacus Timavi rivivrà al Palaveneto"

IL PICCOLO, 10.12.2010: "il pilo torna in piazza ma solo dopo il lifting"

IL PICCOLO, 16.12.2010: "Via libera alla darsena da 500 posti barca"

IL MESSAGGERO VENETO, 16.12.2010: "Terme romane, darsena da 500 posti barca"


RONCHI

IL PICCOLO, 18.03.2010: " Pronto il capitello di Vermegliano restaurato dagli alpini"

IL PICCOLO, 29.03.2010: "Tesori sconosciuti nelle chiese di Ronchi"

IL PICCOLO, 29.03.2010: "Recuperato l'antico capitello"

IL PICCOLO, 02.04.2010: "il capitello di Vermegliano rimesso a nuovo"

IL PICCOLO, 02.04.2010: "Un pezzo di aeroporto va al
Comune. Ripartono gli scavi alla villa romana"
Le autorizzazioni sono pronte si aspetta solamente al vis libera dell'Amministrazione.

IL PICCOLO, 07.05.2010: "A Ronchi palazzi storici in rovina"

IL PICCOLO, 21.05.2010: "Ronchi, i putti "rapiti" ritornano a casa"

IL PICCOLO, 29.09.2010: "Grande guerra, museo tra le trincee"



FIGLIANO

IL PICCOLO, 15.03.2010: "Bora, danni anche alla Dolina dei Bersaglieri"

IL PICCOLO, 31.05.2010: "Cede il Sacrario, si aprono le tombe degli eroi"

IL PICCOLO, 01.06.2010: "Sacrario, rattoppate le tombe dei Caduti"

IL PICCOLO, 02.06.2010: "Il Sacrario di Redipuglia è nel degrado da anni"

IL PICCOLO, 04.06.2010: "Le lapidi saranno sistemate"

IL PICCOLO, 18.09.2010: "Sempre meno fondi, il Sacrario è ormai preda del degrado"

IL PICCOLO, 06.11.2010: "Nell'area del Sacrario solo rattoppi"


SAN CANZIAN


IL PICCOLO, 08.05.2010: "un centinaio di imprese per la ristrutturazione di villa Settimini a Pieris"

IL PICCOLO, 12.09.2010: "Nuovi marciapiedi vicino a San Proto"

IL PICCOLO, 16.09.2010: "Un antiquarium nel sito archeologico di San Canzian"

IL PICCOLO, 26.09.2010: "Archeologia, nuovi scavi a San Canzian"

SAGRADO

IL PICCOLO, 14.09.2010: "Sgarbi inaugurerà a Castelnuovo il Parco Ungaretti"

IL PICCOLO, 14.09.2010: "Il monte San Michele diventerà un museo a cielo aperto"

IL PICCOLO, 19.09.2010: "Scoperti sui muri della villa di Castelnuovo i graffiti dei soldati della Grande guerra"

IL PICCOLO, 06.11.2010: "Aiutiamo Sagrado a salvare il Miramare dell'Isonzo" BlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop

ASTROMITI

Mitologia e astrologia sono intimamente connesse: nomi di pianeti, stelle e costellazioni si riferiscono agli antichi miti.
Anche San Tommaso d'Aquino (1223 - 1274) svolgeva pratiche divinatorie sostenendo che l'uomo è libero o meno di seguire le influenze astrali. Se l'uomo si fa guidare da Dio, sarà capace di superare le influenze astrali negative.

I PIANETI

IL SOLE

L'astrologia è nata circa 5000 anni fa. A Ninive sono state ritrovate 4000 tavolette di natura astrogica risalenti al 3000 a.C.
L'astrologia si diffuse poi in Grecia con il nome di astrolatria.

Il Sole è rappresentato da Apollo, Dio della luce e di Delfi, dotato di archi e frecce che rappresenta i raggi solari.
È l'astro della giustizia in quanto illumina la Terra (e quindi le coscenze).
È un principio maschile che si accompagna alla Luna (principio femminile).
Apollo naque da Zeus e Leto. Quest'ultima, però, non trovava ricovero perché Era era gelosa e aveva ordinato di non darle ospitalità, finchè finalmente venne accolta a Delo dove diede alla luce i gemelli Apollo e Artemide (Selene). I gemelli erano anche fratelli di Eos, l'aurora.
Apollo guidava un cocchio d'oro e i suoi cavalli emettevano fuoco dalle narici.
Al canto del gallo ogni giorno si spostava da ovest ad est e al tramonto saliva su una coppa d'oro che lo conduceva nuovamente ad ovest.
Il mattino era preceduto da Eos e alla sera gli faceva seguito Artemide.j
Suo figlio, Helios Fetonte, guidò il cocchio del padre, ma si avvicinò talmente tanto alla Terra che Zeus, affinché questa non incendiasse (ecco perché gli etiopi hanno la pelle scura!), lo fulminò e il giovane cadde nel fiume Eridiano.
È l'astro più importante di tutto l'oroscopo perché si crede che la sua posizione determini il carattere dell'individuo nel momento della nascita
In astrologia il Sole governa il segno del Leone (ecco da dove deriva il termine "solleone"), il suo elemento è il fuoco, mentre il metallo è l'oro.
In melatosia governa il cuore, la vista, le arterie, la colonna vertebrale, il cervello, il sistema circolatorio e la vitalità.

LA LUNA

Secondo l'astrologia, governa il segno del Cancro.
Selene, o Artemide, impersonifica la Luna.
Artemide era casta ed era accompagnata da ancelle chiamate "orse".
Artermide guidava un cocchio trainato da buoi e cavalli.
Secondo il mito, Zeus fece cadere in un sonno profondo il suo amato Endimione, così ogni notte Selene scendeva in una grotta per baciarlo. Quando essa spariva dal cielo notturno, gli antichi credevano che vi fosse la luna nuova.
Artemide, o Diana per i romani, munita di arco e frecce, proteggeva le partorienti e ad essa venivano sacrificati animali selvatici al momento del parto.
Il mito negativo della Luna nuova è associato a Ecate (Lilith) ovvero la Luna nera connessa al mondo delle tenebre. Si configura come una dea vendicatrice, madre del mostro marino Scilla che vagava nella notte con le anime dei defunti.
Era l'aveva immersa nel fiume Acheronte e così divenne una divinità degli Inferi.
Secondo la Bibbia, Lilith era la prima moglie di Adamo. Dio la fece con materia putrida. Essa fuggì nel Mar Rosso unendosi a creature demoniache.
Mentre il Sole rappresenta la razionalità, la Luna rappresenta l'irrazionale.
Il suo elemento è l'acqua, mentre il metallo è l'argento.
Secondo la melatosia la Luna presiede le mammelle, lo stomaco e il siero presente nell'organismo.
La luna positiva è anche associata alla Vergine Maria.

MERCURIO

Presiede al segno dei gemelli e della vergine.
Mercurio (o Ermete) naque da una relazione tra Zeus e la ninfa Maia. Era un Dio molto intelligente e astuto che appena nato rubò le giovenche di Apollo.
Suo fratello Apollo gli donò una verga d'oro e lo fece divenire il messaggero con il mondo degli Inferi nonché il loro accompagnatore. Infine divenne il messaggero degli dei.
La sua verga (caduceo) ridonava la salute ai malati ed è stato assunto come emblema dei medici.
Mercurio inventò l'astronomia e alcune pratiche divinatorie.
Portava berretto e calzari alati.
Ebbe molti figli tra cui Ermafrodito e Pan.
Era il protettore dei viaggiatori e degli atleti.
Mercurio è simbolo di intelligenza, comunicazione e giovinezza. Si riferisce ai fratelli ed in generale ai figli maschi.
Il suo metallo è il Mercurio, mentre il colore è il giallo.
In melatosia fa riferimento alla comunicazione (parola, udito, le vie respiratorie e al sistema nervose).

VENERE

Era il pianeta attribuito ad Afrodite (Venere), dea dell'amore nata da una conchiglia emersa dal mare dopo che il fallo di Urano ci cadde all'interno.
Fu moglie del Dio-fabbro Efesto che tradì con Ares, dio degli inferi dal quale ebbe Armonia, Fopos (paura), Deimos (spavento), Eros (amore), Anteros (amore ricambiato) ed Enea.
Cogliendoli sul fatto Efesto gli incatenò al letto nel quale si stava consumando la loro passione e li mostrò a tutti gli altri dei dell'Olimpo.
Ad Afrodite erano sacre le conchiglie e proteggeva i naviganti.
Protegge i nativi della Bilancia, il suo elemento è l'aria, il metallo attribuitole è il rame ed infine il colore di riferimento è l'azzurro.
Simboleggia il grado di affetto che possiamo dare e ricevere, nonché le sorelle, le figlie, le amiche, le innamorate.
In Melatosia si riferisce alle ghiandole, agli ormoni femminili e alle ovaie.

MARTE

Marte (Ares), il dio della guerra, era figlio di Era e Zeus. I suoi satelliti sono Febos e Deimos. Sue figlie erano anche le terribili Amazzoni.
Priapo, il Dio fallico, ne fece un valoroso guerriero.
Rappresenta le pulsioni sessuali, l'energia, la forza di volontà, la determinazione.
Il suo elemento é il fuoco, il melo che lo simboleggia è il ferro ed il colore di riferimento è il rosso.
Governa il segno dell'Ariete.

GIOVE

Giove (Zeus) venne considerato da Plutone il principio ordinatore del Cosmo, nonché Anima del mondo.
Zeus, un vecchio Dio barbuto con le saette in mano, era figlio di Crono e Rea scampato al triste destino dell'essere divorato dal padre a cui era stato predetto che uno dei figli l'avrebbe spodestato.
Rea porse al marito una pietra avvolta in fasce che egli pensò fosse effettivamente suo figlio, mentre Zeus fu cresciuto da alcune ninfe che lo nutrirono con il latte della capra Amaltea.
Da adulto, Zeus fece sputare fuori da Crono tutti i figli divorati e lo detronizzò spartendo il potere con i suoi fratelli: ad Ade andarono gli inferi, mentre a Poseidone il mare. Zeus invece dominava il cielo.
Zeus era considerato giusto, capo degli oracoli, puniva uomini e dei.
Sposò la sorella Era (Giunone), ma ebbe molte relazioni extra coniugali dalle quali nacquero alcune divinità i portanti come Atena, dea guerriera, che uscì dalla sua testa dopo un forte mal di testa, Apollo e Artemide, Ermete, Giasone, Eracle, Dioniso, Perseo, Persefone, Minosse, Polluce ed Elena.
Da Era, sposa gelosissima e vendicativa, ebbe Ares, Efesto, Ebe ed Eris.
Per possedere le varie amanti si trasformava nelle forme più strane (ad esempio con Europa divenne un toro, mentre con Danae divenne pioggia).
Secondo il mito è il regolatore dell'ordine universale, giudice di uomini e divinità. Puniva l'ingiustizia folgorando con i suoi fulmini.
Giove rappresenta la maturità e l'autorevolezza.
Governa il Sagittario. Il suo elemento è il fuoco, il metallo è lo stagno ed infine il colore è il rosso porpora.
In Melatosia è collegato con ginocchia, fegato e sangue.

SATURNO

Saturno (Crono) era il Dio dell'agricoltura e della prosperità. Particolarmente adorato dai romani, le sue feste, i Saturnalia, si tenevano dal 17 al 24 dicembre. In questo periodo gli schiavi divenivano padroni e i padroni schiavi e veniva eletto un fittizio re carnevalesco.
Soprintendeva il segno del Capricorno, ma la sua rettitudine va ad influenzare qualsiasi segno.
Crono era il padre di Zeus il quale evirò il padre Urano affinché si staccasse da Gea e questa facesse uscire la propria prole.
Nell' "età dell'oro" (periodo di prosperità), sposò Rea, scaraventò i suoi fratelli nel Tartaro e venne spodestato dal figlio Zeus, come abbiamo già visto nel paragrafo precedente, il quale gli mosse guerra.
Saturno era così venerato a Roma che si riteneva che questi, una volta scacciato dal Cielo, avesse trovato dimora presso il Campidoglio.
Crono era considerato il padre del tempo.
Nell'oroscopo simboleggia gli anziani, i nonni, la maturità.
Il suo elemento è la terra, il metallo èl piombo e il colore è il grigio scuro.
In Melatosia si riferisce alle ossa, alle articolazioni e ai denti.

URANO

È il primo pianeta dei transaturnini perché l'astrologia inizialmente riconosceva solo sette pianeti: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.
Sovrintende il segno dell' Aquario.
Urano, figlio e sposo di Gea, non si staccava mai da essa e così la prole non riusciva ad uscire fino a che Crono non lo evirò spodestandolo.
Urano é violento e primordiale. È il pianeta delle persone geniali.
Il suo elemento è il fuoco ma anche l'uranio che ha insita in sè la forza distruttiva. Il suo colore è il blu.
In Melatosia rappresenta l'attività celebrale ed il sistema nervoso.

NETTUNO

È Poseidone, figlio di Crono e fratello di Ade e Zeus. È il re del mare.
Il 21 luglio a Roma si festeggiavano le Nectunalia.
Disputo con Pallade Atena il dominio dell'Attica.
Era un Dio vendicativo, come, ad esempio, quando perseguitò Ulisse per vendicare Polifemo.
Come Zeus, Rea nascose altrove Poseidone e a Crono dette da mangiare un asino.
Poseidone rapì Teofane, bellissima fanciulla che trasformò in pecora e che possedette sottoforma d'ariete. Dall'unione nacque l'ariete dal vello dopo che successivamente dette origine alla spedizione degli Argonauti.
Dall'unione con Medusa nacque Pegaso.
Percuotendo la Terra con il tridente dava luogo a maremoti e terremoti ed inviava spesso mostri marini a chi doveva essere punito.
Nettuno indica il lato spirituale e religioso di un individuo.
Egli presiede al sistema l'infatico e agli arti inferiori.

PLUTONE

L'Ade dei greci è collegato all'invisibile e alla morte e Resurrezione.
Anch'egli era figlio di Crono e al momento della spartizione del potere gli vennero affidati gli inferi.
La sua sposa era Persefone che regnava assieme a lui solo per un terzo di anno. Essa era stata rapita e le venne fatto mangiare un chicco di melograno, perché chi mangia nel regno dei morti non può più tornare sulla Terra, ma visto che la quantità era minima, Zeus dispose che Persefone potesse tornare accanto alla madre sulla Terra per due terzi dell'anno.
Era un Dio barbuto molto brutto che simboleggiava sia l'energia vite che la morte.
Cerbero, dalle molte teste, era il suo cane infernale.
Ermete era la guida delle anime.
Plutone è connesso con la forza della natura, ma anche con la criminalità.
Governa il segno dello Scorpione, l'elemento è il Plutonio e il suo core è il nero.
In Melatosia è collegato con gli organi di riproduzione.

I SEGNI DELLO ZODIACO

ARIETE (21 marzo - 20 aprile)

È governato da Marte e nell'uomo zodiacale indica la testa.
Il ferro rappresenta la determinazione dell'individuo.
Il mito dell'Ariete è collegato all'animale dal vello d'oro che nacque da Zeus e Teofane.
L'ariete dal vello d'oro mise in salvo Elle e Frisso la cui matrigna voleva vedere morti. Purtroppo Elle cadde annegando nel mare che prese il suo nome: Ellesponto. L'ariete venne poi sacrificato da Frisso a Zeus, mentre il suo vello d'oro fu appeso ad una quercia della Colchide e venne sorvegliato da un drago. Giasone partì con gli Argonauti alla ricerca del vello che gli serviva per riprendersi il regno che era stato usurpato a suo padre dallo zio Pelia.
Aiutato dalla maga Medea, sorella di Circe, riuscì a sconfiggere i guerrieri nati dai denti del drago ed infine addormentò il drago stesso.
Il mito negativo dell'ariete è associato a Medusa. Essa era la più bella e unica mortale delle tre sorelle e venne rapita da Poseidone che la posedette nel tempio di Atena la quale, offesa dal gesto, la trasformo in un mostro con al posto dei capelli, delle serpi con il potere di trasformare chiunque la guardasse in pietra. Anche nel mito di Medusa, quindi, si fa riferìmento al capo.
Perseo riuscì a sconfiggerla facendola riflettere nel proprio scudo.
Il mito dell'Ariete è persino riscontrabile nella Bibbia quando Dio chiese ad Abramo di sacrificare il figlio Isacco ed infine gli concesse di sacrificare un ariete.
In un altro episodio biblico, Dio promise a Mosè di salvare i primogeniti del suo popolo se ogni famiglia sacrificherà un agnello con il cui sangue dipingerà gli stipiti delle porte e mangerà la sua carne.
Per il cristianesimo, l'ariete è considerato come la rappresentazione di Cristo ("Ecco l'agnello di Dio...").
Il punto di intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste rappresenta il punto equinoziale di primavera detto anche "punto dell'ariete" (o gamma).
Il nativo dell'Ariete è indipendente e non grava mai sulle altre persone.

TORO (21 aprile - 20 maggio)

Sovrinteso da Venere e dall'elemento Terra, in medicina rappresenta tutti gli organi afferenti al collo.
Il metallo che lo rappresenta è il rame la cui duttilità lo rende pacifico e adattabile.
La bella Europa venne rapita da Zeus che si era trasformato in Toro e la possedette. Da questa unione nacque Minosse e per commemorare questo evento Zeus mise in cielo un toro.
Il mito negativo si ricollega alla storia di Minosse. Infatti egli era in lotta per il potere contro insuoi fratelli così chiese a Poseidone di far emergere dalle acque un toro per dimostrare ai propri fratelli il suo potere. In cambio avrebbe dovuto sacrificare il toro a Poseidone, ma siccome l'animale era troppo bello decise di sacrificarne un altro al suo posto, così Poseidone fece infuriare il toro donato che devastò tutto il territorio.
La moglie di Minosse si invaghì dell'animale e così, entrata in una vacca lignea, si fece possedere dal toro e da questa unione nacque il Minotauro metà uomo e metà toro che si cibava di carne umana. Minosse lo rinchiuse nel labirinto che aveva costruito Dedalo. Il Minotauro venne poi ucciso grazie a Teseo che grazie al filo di Arianna, figlia di Minosse, riuscì a uscire dal labirinto.
Il riferimento al toro lo ritroviamo anche nel momento della nascita di Gesù dove un bue emette il suo alito per riscaldarlo.
Abbiamo la presenza del toro anche nel culto del dio Mitra al quale veniva sacrificato l'animale.

GEMELLI (21 maggio - 21 giugno)

Il segno è governato da Mercurio e il suo elemento è l'aria. È un segno adattabile e mutevole.
In medicina si riferisce soprattutto alle vie respiratorie.
Leda venne posseduta da Zeus in forma di cigno e da questa unione venne deposto un uovo dal quale nacquero due gemelli: Castore, mortale e figlio del marito di Leda e Polluce, divino, figlio di Zeus.
Castore era un domatore di cavalli, mentre Polluce un agile pugile. Durante una lotta Castore venne ucciso e Polluce chese a Zeus di poterlo seguire il quale gli concesse di dimorare un giorno sull'Olimpo e un giorno nell'Ade.
Zeus, poi, decise di mettere i due Dioscuri in Cielo.
Al mito positivo si contrappone quello negativo dei gemelli invidiosi l'uno dell'altro.
Romolo prese come un oltraggio l'oltrepassare delle mura di Remo e lo uccise, poi fondò Roma.

CANCRO (22 giugno - 22 luglio)

È un segno d'acqua governato dalla Luna che si caratterizza per la bontà dell'individuo, per lo spirito pacificatore, per l'attaccamento alla famiglia e il continuo rimando all'infanzia.
Il suo metallo è l'argento.
Il mito del cancro si rifà alla lotta tra Eracle e l'Idra di Lerna. Era inviò contro Eracle il cancro affinché lo pungesse e aiutasse l'Idra. Eracle, poi, schiacciò il cancro che Era depose in Cielo.

LEONE (23 luglio - 23 agosto)

Governato dal Sole e dominato dal fuoco il segno è simbolo di un'enorme energia vitale.
In medicina fa riferimento soprattutto al cuore.
Il suo metallo è l'oro che caratterizza la generosità del nativo.
Il mito positivo racconta di come Androclo, uno schiavo, era continuamente malmenato dal suo padrone finchè un giorno riuscì a fuggire. Mentre si stava rifugiando in una grotta vi entrò un leone sofferente che curò.
L'animale, per qualche periodo, gli fece da scorta, poi i due si divisero.
Androclo venne catturato dal suo padrone e venduto come gladiatore.
All'interno del circo Massimo vi trovò il Leone che aveva curato il quale gli salvò la vita e di conseguenza venne liberato.
Il mito negativo si ricollega all'uccisione del leone che stava devastando Nemea da parte di Eracle che scuoiò il suo mantello e lo indossò poiché lo rendeva invulnerabile oppure all'amore contrastato tra due giovani i quali si diedero appuntamento in un luogo segreto. La fanciulla incontrò un leone sporco del sangue di una preda che la minacciò. La donna nella fuga perse il velo che venne insanguinato dal leone. L'uomo giungo sul posto pensò che la sua amata fosse stata uccisa e così si suicidò. Accorse nuovamente la fanciulla che straziata dalla visione decise anche lei di uccidersi.

VERGINE (24 agosto - 23 settembre)

Governato da Mercurio, è contraddistinto dalla Terra.
Il nativo risulta essere particolarmente prudente e dopo aver concluso le sue mansioni trova riposo. Non si smuove dalle proprie posizioni e trova la forza di superare ogni delusione.
In medicina indica tutti gli organi contenuti nell' addome.
Il suo metallo è l'alluminio che indica la sua opera continuativa e laboriosa.
Il mito positivo si rifa' ad Ade che rapì Persefone, figlia di Demetra, dea della Terra.
Il mito negativo si rifà a Demetra che non trovando la figlia abdica dalle sue funzioni facendo inaridire la terra.

BILANCIA. (23 settembre - 22 ottobre)

Segno d'aria sovrainteso da Venere e Saturno e Venere. È il segno della giustizia, dell'equilibrio e della diplomazia.
In Medina si riferisce ai reni, all'apparato urinario e alle natiche.
Il mito è associato alla storia di Amore e Psiche. Quest'ultima era talmente bella che Afrodite si ingelosì e le inviò suo figlio Eros perché la facesse innamorare del l'uomo più brutto del mondo. Ma fu Eros ad innamorarsi di lei e fece rapirla da Zeus per condurla nel suo palazzo dove si sposarono.
Gli incontri amorosi tra i due avvenivano esclusivamente al buio, così le sorelle di Psiche la convinsero che il suo sposo era così brutto che non voleva mostrarsi. Così una notte mentre Eros dormiva, Psiche accese una lanterna e vide il suo viso. Sconcertata dalla bellezza di Eros, fece cadere una goccia d'olio bollente sulla spalla del suo sposo che infuriato svanì nel nulla.
Psiche divenne la schiava di Affodite la quale le dava mansioni faticosissime e lei si faceva aiutare da piccoli animali.
Psiche riuscì ad andare a prendere la scintilla della bellezza di Persefone per Afrodite e decise di usarla anche per sè, ma non sapeva che c'era del veleno e così cadde addormentata.
Eros, nel frattempo riuscì a fuggire dalla prigionia della madre, svegliò Psiche, le fece bere l'ambrosia la quale la rese immortale.
Il mito negativo, invece, si rifa' all'amore clandestino tra Afrodite e Ares che vennero scoperti da Efesto, che dopo averli fatti deridere da tutto l'Olimpo, regalò ad Armonia, figlia dei due amanti, degli accessori maledetti che portarono a lei e alla sua prole, un'immensa sfortuna.
Nel cristianesimo l'Arcangelo Michele spesso è raffigurato con una bilancia in mano: egli ha il compito di pesare il bene e il male di ciascuna anima.
San Michele è festeggiato il 29 settembre ed è il protettore dei droghieri e degli speziali.

SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)

Segno acquatico dominato da Plutone, in medicina indica gli organi sessuali, l'apparato urinario e quello digestivo.
Il mito si collega alla storia di Ade che simboleggia la morte e la Resurrezione per questo il nativo dello scorpione è dotato di una grande forza interiore che gli consente di "risorgere" dopo aver vissuto brutti accadimenti.
Il mito negativo riguarda la storia di Orione, gigante nato dalla terra, era un cacciatore che recò oltraggio ad una donna così il marito di questa lo accecò. Una volta riacquistata la vista cercò l'uomo che lo aveva reso cieco amazzando tutte le bestie che incontrava così Zeus gli inviò Artemide perchè lo fermasse, ma il gigante cercò di oltraggiarla e lei fece emergere uno scorpione che lo uccise.
Sia Orione che lo scorpione furono messi in Cielo.

SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)

Sovrinteso da Giove, il suo elemento è il fuoco.
In Melatosia corrisponde agli arti inferiori.
Il nativo è molto persuasivo e non riesce a stare fermo.
Il mito si riferisce alla storia del centauro Chirone che fu maestro di Achille, Dioniso, Giapeto, Castore, Polluce, Giasone, Teseo, Esculapio, Apollo,
Nella battaglia contro i centauri combattè al fianco di Eracle che per sbaglio lo ferì con una freccia avvelenata e siccome era immortale avrebbe dovuto soffrire per sempre per cui chiese a Zeus di renderlo mortale. Così venne messo in Cielo.
Il mito negativo si riferisce al centauro Nesso che traghettava le persone oltre il fiume Eveno. Un giorno fece salire sulla sua groppa la sposa di Ercole e tentò di violentarla, così l'eroe lo ferì con le sue frecce. Per vendicarsi disse a Deianira di intingere nel suo sangue la tunica di Ercole per far sì che le fosse sempre fedele. Così fece, la tunica gli provocò così tanto dolore che stava per gettarsi in un rogo, ma venne salvato da Atena.

CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)

Segno di terra governato da Saturno, il capricorno è concreto e razionale.
Il mito si rifà alla capra Amaltea che nutrì Zeus quando era piccolo.
Il mito negativo, invece, riguarda il Dio fallico Pan (o Fauno per i romani) dalla forma caprine, ma anche i satiri figli di Dioniso i quali avevano le più basse pulsioni sessuali.

ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)

Segno d'aria governato da Urano.
Il mito si rifà alla storia di Ganimede che venne rapito da Zeus e lo rese il coppiere degli dei al posto della dea Ebe. Era, infuriatasi, lo depose in Cielo e rinominò Ebe coppiera degli dei.
Il mito negativo, invece, riguarda Prometeo, il titano che dall'argilla aveva plasmato il genere umano il quale disse a Zeus di scegliere una delle due sacche. Sfortunatamente scelse la sacca contenente il grasso e le ossa anzichè la carne che fu data agli uomini.
Allora Zeus, infuriato, relegò gli uomini nelle grotte senza un barlume di luce, così Prometeo, mosso dalla compassione, rubò una scintilla di Efesto e la donò all'umanità. Accortosi di ciò, Zeus, fece incatenare Prometeo ad un monte e ogni giorno un Aquila giungeva a mangiargli il fegato che la notte si ricostruiva.
Il titano venne poi liberato da Eracle e perdonato da Zeus.

PESCI (22 febbraio - 20 marzo)

Segno d'acqua governato da Nettuno presenta un andamento variabile e di alta spiritualità e fede in Dio.
In medicina si riferisce al sistema linfatico.
Afrodite e suo figlio Eros si tramutarono in pesci per sfuggire da Tifone, un mostro con cento teste di drago al posto delle dita e vipere dalla vita in giù.
Per non perdersi i due si legarono. Questo legame rappresenta la maternità di Afrodite.
Il mito negativo, invece, si rifà alla storia della ninfa Derceto che rifiutò la gravidanza (e quindi la femminilità) e si gettò in mare dove Nettuno, per punizione, la trasformò in un mostro: metà donna e metà pesce divenendo, così, la prima sirena.
Un'altro mito negativo racconta di come Cassiopea, regina d'Etiopia, aveva sostenuto di essere più bella delle nereidi figlie di Poseidone così per punire la sua presunzione inviò un mostro marino per distruggere il suo regno. Allora fu proposto di placare l'ira di Nettuno con il sacrificio di sua figlia Andromeda che venne incatenata ad uno scoglio, ma fortunatamente venne salvata da Perseo che uccise il mostro. BlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop

giovedì 14 luglio 2011

Sospesi i lavori della funicolare al Castello

Sospesi i lavori a tempo indeterterminato a causa del rinvenimento delle antiche strutture murarie. Il progetto dovrà essere rivisto.
Per gli interessati: Domani mattina alle 07.20 al TG-R ci sarà l'intervista telefonica con La direttrice del Gruppo Archeologico Goriziano, che, a nome del coordinamento, parlerà in relazione agli ultimi sviluppi archeologici. BlogBooster-The most productive way for mobile blogging. BlogBooster is a multi-service blog editor for iPhone, Android, WebOs and your desktop

lunedì 11 luglio 2011

VIII COMUNICATO STAMPA

Il Coordinamento della Associazioni contro l’Ascensore di Gorizia (CO.AS.GO.) desidera effettuare delle puntualizzazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa e in sede di Consiglio Comunale dal Sindaco Ettore Romoli sul doppio procedimento aperto nei confronti del Comune dal Servizio V.I.A. della Regione FVG riguardo le funicolari per il castello.
Nonostante difatti l’attribuzione da parte del Sindaco delle valutazioni del Servizio V.I.A. ad un “semplice disguido burocratico”, tale Servizio, l’unico competente in Regione, ha stabilito in modo inequivocabile che il progetto doveva essere sottoposto a tale procedura dietro richiesta del Comune stesso quale Ente promotore dell’opera, e non del Forum per Gorizia, né tantomeno del Coordinamento delle Associazioni che se n’è poi effettivamente occupato. Ciò denota l’assenza di effettiva volontà nel collaborare col Servizio V.I.A. stesso - da noi edotto sulle dichiarazioni pubbliche rilasciate dal Sindaco e sulla presenza di scavi archeologici in corso, di cui era del tutto all’oscuro -, suffragata dal fatto che fino allo scorso 4 luglio, a 20 giorni dalla notifica al Comune di avvio delle procedure d.d. 14 giugno, il Comune non aveva fornito alcuna documentazione ai responsabili dell’istruttoria, e costituisce un pessimo esempio da offrire ai cittadini, che per apportare modifiche anche minime alle proprie abitazioni private sono invece obbligati a sottoporle a numerose autorizzazioni, mentre un progetto della mole delle funicolari risulta essere assolutamente privo di una delle più importanti.
Il Coordinamento, che vigilerà costantemente affinché tutti gli accertamenti necessari per Legge siano espletati, fa inoltre notare che se il progetto “ascensore” dovesse essere bocciato sarà onere del Comune ripristinare lo status quo ante l’inizio del cantiere: la collina non potrà rimanere così com’è attualmente, per motivi di “decoro urbano” ma soprattutto alla luce del serio rischio di problemi di staticità e di possibili frane, che si sarebbero comunque potute realizzare in qualsiasi momento durante lo svolgimento dei lavori e non solo come conseguenza del loro blocco da noi richiesto, come dichiarato dal Dott. Romoli, in quanto il colle del castello è definito “area ad alto rischio di instabilità geostatica tale da limitarne l’utilizzo urbanistico” (studi di zonizzazione geologica effettuati per la variante al PRGC del 2001).
Si sottolinea anche che, a differenza di quanto affermato sempre dal Sindaco, i due progetti esecutivi del 2005 e del 2010 non sono affatto identici, e questo è facilmente deducibile anche solo dalla mole di tavole: appena 21 per quello del 2005, ben 117, cioè quasi cinque volte di più, quelle del 2010.
Si rileva infine che la sollecitudine con cui il Sindaco ha rilasciato le ultime dichiarazioni in risposta alla nostra conferenza stampa del 2 luglio u.s. non si è però verificata quando al Comune è stata notificata la “falla procedurale” costituita dalla mancanza della V.I.A., né quando sono stati rinvenuti i resti archeologici, notizie delle quali solo il Coordinamento ha provveduto ad informare prontamente la stampa e con essa l’intera popolazione. Ciò denota la scarsa trasparenza dell’Amministrazione sull’intera vicenda “ascensore” e la precisa volontà di non coinvolgere affatto la cittadinanza, confermata dalla mancata risposta alla nostra richiesta di assemblea pubblica di presentazione del progetto - rimasta del tutto inascoltata, nonostante un
membro della Giunta, l’Ass. Del Sordi, avesse promesso di indirne una già in febbraio - e suggellata definitivamente dall’accertamento della mancanza della V.I.A., per l’espletamento della quale sono tra l’altro richiesti studio, presentazione alla stampa, audizioni pubbliche, partecipazione e osservazioni dei cittadini, da noi effettuati come Coordinamento ma completamente disattesi dall’Amministrazione Comunale.

sabato 9 luglio 2011

Black Velvet Band


In a neat little town they call Belfast
Apprenticed in trade I was bound
And many an hour of sweet happiness
I spent in that neat little town
Then bad misfortune came o'er me
That caused me to stray from the land
Far away from my friends and relations
To follow the black velvet band

As I was out strolling one evening
Not intending to stay very long
I met a handsome young damsel
As she came tripping along
A gold watch she took from a pocket
And slipped it right into my hand
On the very first night that I met her
Bad luck to the black velvet band.

(chorus)
Her eyes, they shone like the diamond
You'd think she was queen of the land
And her hair hung over her shoulder
Tied up in a black velvet band

Before judge and jury next morning
The both of us had to appear
A gentleman said 'twas his jewellery
And the case against us was clear
For seven long years transportation
I was sent off to Van Diemen's Land
Far away from my friends and relations
To follow this black velvet band

So come all you jolly young fellows
I'll have you take warning by me
Whenever you're out on the liquor me lads
Beware of the pretty colleens
She'll fill you with whiskey and porter
Until you're not able to stand
And the very next thing you'd know, me lads
You've landed in Van Diemen's Land.

mercoledì 6 luglio 2011

Sono una pazza entusiasta!

Oggi ho deciso di prendere un po' di tempo per me stessa...per pensare, ma soprattutto per rilassarmi.
Se mi guardo alle spalle mi rendo conto che quest'anno ho davvero fatto tante cose: ho viaggiato, ho trovato il tempo per dedicarmi allo sport, per seguire quattro corsi contemporaneamente, assieme ad altre ragazze abbiamo costituito evenTIAMO team che si occupa di organizzare eventi e per finire ho completato il mio piccolo "libro" per il quale mi ci sono voluti due anni di studio. Ora "ho voltato pagina" e sono pronta per passare ad altro...sarà che sono gemelli, sarà che sono volubile, ma non ce la faccio proprio a coltivare un unico interesse...è più forte di me...la mia mente è un continuo brulicare di progetti ed idee che vorrei poter realizzare in un istante per assaporarne la soddisfazione (confidando sempre nella pazienza di Leo)...sarà forse una voglia di rivalsa nei confronti della mia vecchia vita nella quale spesso ero una sfaccendata e priva di voglia di studiare...ma dalle superiori tutto è cambiato...ho ottenuto un posto di lavoro pubblico con le sole mie forze...ma questa è un'altra storia...
Ora mi sento nel periodo artistico...ho sempre saputo che la mia mente era artistica e per nulla matematica. La scelta di frequentare i geometri è stata quasi casuale a prima vista: non mi sentivo all'altezza di eseguire quelle opere che i ragazzi dell'istituto d'arte avevano realizzato, e così, con il morale sotto i tacchi, ho deciso di frequentare i geometri...scegliere quella scuola è stata la più grande fortuna della mia vita...grazie a questa scelta ho trovato l'amore e persino un'ottima occupazione. Spesso, però, la voglia d'arte si sprigiona, si ribella per essere stata relegata in un piccolo angolino buio della mia vita, ma ogni tanto riemerge ed ora lo sta facendo...ora voglio farmi permeare da quest'arte, ricomparsa a galla dopo aver seguito un interessantissimo corso di fotografia che mi ha fatto scoprire che forse, forse qualche bella foto la posso fare anche io...una cosa tira l'altra e da un po' ho ricominciato a disegnare. Da vera stacanovista però non riesco a scordare il lavoro e talvolta mi ci dedico anche a casa (sono una pazza entusiasta!)...non posso stare ferma, ahimè! Ma oggi farò un'eccezione: è il compleanno di Leo e quindi è un giorno di festa!

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