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sabato 29 settembre 2012

Mostra fotografica "Segni di Pietra" di Roberto Kusterle

La mostra di Roberto Kusterle si tiene presso la galleria studio Faganel di Gorizia, Viale XXIV maggio 15/c, 34170 Gorizia.

martedì-venerdì 9.30-13.00, 16.00-19.30
sabato 10.00-13.00, 16.00-19.30

ingresso gratuito

Ecco il video promo:



contatti:
tel: 0481.81186
info@studiofaganel.com
www.studiofaganel.com

giovedì 27 settembre 2012

MEAT THE TRUTH

in occasione della Settimana Vegetariana Mondiale (1-7 ottobre) l'associazione VegAnima Gorizia propone la visione di:

MEAT THE TRUTH
Carne, la verità sconosciuta


Il documentario con le migliori e più aggiornate informazioni scientifiche
sui cambiamenti climatici e il loro legame con l'allevamento di animali.

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MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012
ore 18.00 - presso la MEDIATECA, via Bombi 7 - GORIZIA
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• Dopo il film: intervento di Davide Labrosciano (responsabile dell'Associazione EnergoClub Onlus):
"L'energia divorata: l'impatto ambientale del consumo di carne e le soluzioni sostenibili".

• A seguire: aperitivo vegan proposto da VegAnima Gorizia

ENTRATA LIBERA - OFFERTA GRADITA
Vi aspettiamo!

Per informazioni: info@veganima.it / tel. 329 2164329


mercoledì 26 settembre 2012

Prossimi appuntamenti con la Società Friulana di Archeologia

La Società Friulana di Archeologia-Onlus ha organizzato da giovedì 27 settembre a giovedì 15 novmbre 2012, il secondo ciclo di conferenze "Seguendo le tracce degli antichi".
Gli incontri, che si terranno ogni giovedì alle ore 18:00 presso la Torre di Porta Villalta, in via Micesio 2 a Udine, vogliono far avvicinare all'archeologia ed al patrimonio culturale italiano il più ampio pubblico possibile.

Questo ciclo di eventi, vuole rivivere il successo degli incontri che hanno visto riempire la sala conferenze della Torre di Porta Villalta con progetti come "Archeologia in Rosa" o gli incontri dedicati all'antico Egitto.

L'iniziativa si aprirà – giovedì 27 settembre, ore 18:00 – con una conferenza su "La statua di culto di Venus Genetrix nel Forum Iulium di Roma" del dott. Pablo Aparicio Resco, dell'Università Complutense de Madrid, per poi affrontare temi quali l'analisi dei documenti tolemaici dalla collezione dell'Università del Salento e il maestoso sito di Centocamere a Locri Epizefiri. Il fascino di Antinoo – a cui è dedicata attualmente una mostra presso l'Antiquarium di Villa Adriana a Tivoli – e la sua divinizzazione, che verranno trattati sabato 20 ottobre alle ore 17, saranno seguiti, invece,  dall'illustrazione della decorazione dei vetri dorati romani e dell'antica produzione laterizia nella nostra regione.

Concluderà la serie di incontri, giovedì 15 novembre, la conferenza su "L'altare di Ratchis. La ricerca e le policromie" per ricordare a tutti come, negli ultimi anni, siano stati compiuti enormi passi avanti nella ricerca e nelle tecniche scientifiche a nostra disposizione per comprendere al meglio il passato.

Il calendario completo è disponibile sul sito internet della Società Archeofriuli

Mostra: "Una domenica d'arte a Gorizia"

I N V I T O - 4 ottobre 2012 - ore 18.00 Galleria Dora Bassi - Via Roma
- Gorizia

inaugurazione della mostra dei quadri realizzati dagli artisti partecipanti
alla prima edizione di: "Una domenica d'arte a Gorizia"

dal 4 al 12 ottobre -Galleria Dora Bassi dal lunedì al venerdì ore 10 -12
// 16-19
Per informazioni:  tel. 0481 281658

<http://www.nuovolavoro.org//20110317150italia.htm>



Insediamento della School of Arts dell'Università di Nova Gorica

Mercoledì 26 settembre alle 11.30 in Palazzo Alvarez - aula C, via Diaz 5 Gorizia, verrà presentata la School of Arts dell'Università di Nova Gorica, che si insedierà in città.
Il Presidente della Provincia Enrico Gherghetta e il Rettore Danilo Zavrtanik firmeranno la convenzione.

Conferenza. Il Paese e il Territorio di San Canzian nel Medioevo.

San Canzian d'Isonzo (Go) - Venerdì 28 settembre 2012

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO (29 – 30 settembre 2012)

San Canzian d'Isonzo (Go) - Venerdì 28 settembre 2012

Presentazione del volume: Il Paese e il Territorio di San Canzian nel Medioevo. Atti della II giornata di Studi Sancanzianesi – 14 maggio 2011, h. 18,00, presso la sala dell'Oratorio Parrocchiale -  San Canzian d'Isonzo.
All'incontro hanno partecipato: il professor Cesare Scalon, il professor Segio Tavano, lo studioso di toponomastica Maurizio Puntin, l'archeologa Angela Borzacconi e l'archeologo Luca Villa.
Considerata l'importanza degli argomenti trattati e l'autorevolezza dei relatori ed al fine d'arricchire la conoscenza del nostro territorio, la locale sezione della Società Friulana d'Archeologia ha ritenuto  meritevole  raccogliere gli atti dei relatori  e pubblicarli.
Relatori che generosamente hanno messo a disposizione il proprio contributo scientifico alla realizzazione della pubblicazione:
 - Prof. Sergio Tavano, La leggenda di San Marco prima di Venezia;
 - Dottoressa Angela Borzacconi, La Chiesa Medioevale di San Proto;
 - Paola Saccheri, Luciana Travan, Francesco Toso, Giovanni Brondan: I resti scheletrici umani provenienti da S. Proto, 
- Signor Maurizio Puntin, La Toponomastica Medioevale di San Canzian d'Isonzo.
Immagini in copertina a cura del Signor Umberto Moriconi. Realizzazioni tridimensionali delle ipotesi ricostruttive della basilica paleocristiana a cura del Signor Tobia Bellè.
Editore: Casa Editrice Editreg di Fabio Prenc.
Il volume è stato Pubblicato dalla Società Friulana d'Archeologia onlus, in collaborazione con il Comune di San Canzian d'Isonzo e la Parrocchia Ss Martiri Canziani di San Canzian. Ha contribuito alla pubblicazione la Banca di Credito Cooperativo di Staranzano Villesse.
Info: 3665400659 - E mail: sfaisontina@archeofriuli.it

lunedì 24 settembre 2012

Le specialità a Gusti di Frontiera 2012

BORGO ALTO ADRIATICO
piazza Sant'Antonio
Italia, Slovenia, Croazia
I sapori marinari e lagunari abilmente esaltati dall'abilità dei pescatori di Grado e Marano, fianco a fianco
con la fantasia e le tradizioni culinarie della penisola istriana: una garanzia per gli amanti del pesce,
proposto in un'appetitosa varietà di ricette, dalle fritture ai piatti freddi. Nel menù anche un'ampia scelta
di carni. Da non perdere le pietanze cucinate in "campana" - il modo tradizionale istriano di preparare il
cibo sul fogoler (focolare) in recipienti di terracotta o ferro - e il prosciutto, stagionato in modo naturale,
dall'odore intenso e aromatico. Piatti da assaggiare rigorosamente accompagnati dall'ampia scelta dei vini
simbolo di queste terre (Terrano, Malvasia).

BORGO SLOVENIA
piazza Cavour, via Rastello, via delle Monache
Slovenia
La cucina slovena presenta una diversità di piatti e specialità influenzate dalla cucina mediterranea,
mitteleuropea e orientale. Rinomati i pasticci ripieni, i piatti a base di funghi e le tante ricette di carne
(maiale, vitello e agnello), gli spezzatini e il gulash. Tipici sono gli insaccati come i salami, il klobasa
(salsiccia), la krvavica (sanguinacci, riso e spezie, spesso abbinati a crauti, lardo e pancetta affumicata) e
il pregiato prosciutto crudo del Carso. Gli žganci sono gnocchi di farina di grano saraceno, spesso cotti
con la zuppa di cavoli e contornati da pancetta affumicata. Il burek è un tortino di formaggio, con carne o
mele.
Tra i piatti tradizionali della cucina slovena ci sono anche quelli preparati con la farina e il semolino. I più
conosciuti sono gli struklji, specialità di pasta ripiena con ricotta, carne o verdura, preparati in settanta
varianti diverse, anche dolci (con uvetta, noci e pinoli).
Da assaggiare anche le zuppe, come la jota carsolina (a base di crauti). Buonissimi anche i dolci: focacce
e strudel di mele, di ricotta o di ciliege. Immancabili la potica, con ripieno di noci o mandorle e semi di
papavero, la prekmurska gibanica, torta abbondantemente farcita a base di ricotta e noci, il kraf
(bombolone), le apprezzatissime palacinke e le paste al miele profumate di cannella. Di ottima qualità i
vini, come il Teran, la Malvazija, la Rebula, il Renski Rizling, la Ranina, il Laški e lo Cviček.
Un'istituzione le birre Union e Laško, come liquori e grappe.

VILLAGGIO DELL'AMICIZIA
piazza Vittoria
Italia, Slovenia
Nella capitale istituzionale di Gusti di Frontiera, piazza Vittoria, protagonista assoluto sarà ancora una
volta il "Tipicamente Friulano". I prodotti più pregiati della regione (prosciutto di San Daniele, formaggio
Montasio e il rinomato miele delle province di Trieste e Gorizia) proposti in particolari degustazioni,
accompagnate dai migliori vini del territorio, nello stand dell'Ersa (Agenzia regionale per lo sviluppo
agricolo). Menù di qualità anche quelli offerti da Antica Contea (il marchio che unisce Gorizia, Cormons
e Gradisca) e dai Comuni sloveni che hanno dato vita, con i tre centri isontini, a una partnership per la
promozione turistica integrata del territorio goriziano. Miele, pasta, caffè, un'ampia varietà di prodotti
sott'olio, senza dimenticare la gubana, il dolce-simbolo del territorio, il prosciutto e i rinomati formaggi.
Un'ampia superficie è riservata ai sapori di montagna, con le specialità enogastronomiche di Dolomiti,
Alpi e Carnia. Un trionfo di gusti tra speck, wurstel, e formaggi della Valle Aurina, ma anche i prodotti
caseari delle malghe alpine. Non solo: grappe e distillati di pere, pesche, frutti di bosco, cioccolato, miele,
strudel di mele, pane nero di segale, sfogliata di mele, renette, crostata di mais.

BORGO BALCANI
via Roma (tratto da via Crispi a via Rotta)
Serbia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania
La tradizione culinaria balcanica presenterà anche a Gorizia le rinomate zuppe insaporite da spezie e
pezzetti di carne di maiale. Oltre alle pietanze da cucchiaio, come primo piatto merita una menzione la
srpska gibanica, una sfoglia riempita con formaggio fresco, kajmak e anche uova nelle ricette più ricche.
Piatto tradizionale di tutti i Balcani è il burek, fatto con una sottile pasta sfoglia farcita all'interno con
diversi ingredienti. La regina suprema della cucina balcanica, tuttavia, resta la carne, che sarà proposta in
un'ampia varietà di ricette. Tra le carni alla griglia gli attori principali sono i ćevapčići, piatto diffuso in
tutti i Balcani che consiste in polpettine di manzo o di carne ovina dalla forma allungata, onnipresenti in
ogni menù. Seguono nella classifica dei piatti più amati i ražnjići, spiedini di carne, e la pljeskavica una
sorta di hamburger di carne macinata e speziata. Oltre alle grigliate, la tradizione culinaria serba non può
rinunciare alle carni allo spiedo. Tra le specialità l'agnello e il maialino da latte. Accanto alla griglia e allo
spiedo, le carni sono cucinate anche secondo la tradizione che prevede la cottura sotto un coperchio sul
quale vengono sistemate braci incandescenti. Tradizionalmente viene cucinata in questo modo la carne di
vitello. E ancora i piatti della cucina bosniaca e serba come la Sirnica (una sfoglia di pasta con
formaggio), la dolma (verdure ripiene di riso), ma anche piatti tipici dell'Albania come le Qofte te
ferguara, saporite polpette di carne sapientemente speziate, o dolci squisiti come la Baklava o il Kadaif,
Zagorski štrukli (a base di formaggio, noci, papavero, ortiche e mele) nonché miele e confetture.

BORGO EUROPA CENTRALE
via Roma (da via Rotta a piazza Vittoria)
Polonia, Ungheria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia
Con le sue succulenti carni cotte, arrosto o al forno la cucina tradizionale dei paesi dell'Europa centrale
non mancherà di deliziare anche quest'anno i visitatori di Gusti di Frontiera. Tra i piatti assolutamente da
non perdere il tradizionale gulash ungherese (sostanzioso stufato di spezzatino a base di carne, lardo,
soffritto di cipolle e carote, patate e paprica). Tra le tipicità anche l'ottima birra boema e il saporito bigos
polacco (specialità a base di crauti, carne e spezie).

BORGO FRIULI VENEZIA GIULIA
via Arcivescovado, via Oberdan, via Boccaccio, via Crispi, via De Gasperi, corso Verdi (tratto da
via Santa Chiara ai Giardini pubblici)
Italia
Dai golosi dolci (strudel, krapfen, frittelle di mele, preparati e cotti sul momento) all'immancabile frico,
passando per gli apprezzati infusi, il miele, i formaggi di montagna, i distillati, l'orzotto e la polenta
pasticciata. Immancabile la rassegna dei pregiati vini del Collio e del Carso, pluripremiati a livello
internazionale e particolarmente apprezzati per la loro forte personalità. Tra un bicchiere di ribolla gialla e
un inebriante assaggio di malvasia, come non farsi trascinare dai pregiati affettati: dal rinomato prosciutto
crudo ai salami, da accompagnare con scaglie di formaggio impreziosite dal goloso miele goriziano.
D'obbligo è un assaggio dei prodotti della terra, quali le apprezzate verze, contorno ideale per piatti di
carne e salsicce, la celebre Rosa di Gorizia, radicchio ormai rarissimo e ricercato dagli chef dei ristoranti
ai quattro angoli d'Italia.
Come dimenticare, infine, i preziosi sott'olio, con i funghi in testa. Per concludere, magari, con una
tazzina dell'ottimo caffè goriziano, da decenni torrefatto in città da diverse aziende specializzate.

BORGO FRANCIA
Giardini pubblici
Francia
Dal Mont d'Or, con la sua tipica confezione di legno, al Rocamadour, dal Roquefort al Camembert della
Normandia, senza dimenticare un'istituzione come il Brie. Il Borgo transalpino sarà anche quest'anno il
paradiso dei grandi formaggi (decine le specialità), proposti come da tradizione con tutta una serie di
"accompagnamenti" (salse, confetture) e vini (una trentina quelli in listino): dallo Champagne ai fantastici
rossi della Borgogna e di Bordeaux, ai dolcissimi Sauternes. Tra le proposte tradizionali anche crepes,
Tartiflette e Cassoulet, baguette, croissant e un'ampia scelta di pasticceria da forno.
ISOLA DEI BIMBI
Giardini pubblici, a ridosso di via Cadorna
Alle spalle di Borgo Francia, nell'area dei Giardini pubblici a ridosso di via Cadorna, un'altra grande
novità: l'Isola dei bimbi. Un'ampia area con diverse iniziative a misura di bambino e la possibilità di
usufruire dei giochi del Jungle village. Domenica, in prima visione assoluta a Gusti di Frontiera, ci sarà la
LA DOLCE ISOLA
Corso Verdi (tratto tra via Crispi e via Diaz)
Austria, Belgio, Germania, Croazia, Serbia, Olanda, Italia, Slovenia, Spagna
Anche agli amanti dei dolci Gusti di Frontiera offrirà un'esperienza indimenticabile. Nei quattro giorni di
festa, infatti, la nuova area pedonale corso Verdi si trasformerà nella "Dolce isola", un vero e proprio
salotto internazionale dove il menù della casa prevede torte, cioccolata, crepes, palacinke, prodotti di
pasticceria. In tutte le versioni e per tutti i gusti.

BORGO ITALIA
Corso Italia (tratto tra via XXIV Maggio e via Garibaldi) e via Diaz (tratto fino a via Rismondo)
Italia
Fumeranno per quattro giorni le braci delle grigliate toscane, così come funzioneranno a pieno regime le
padelle in cui saranno fritti gli arancini siciliani. Non mancheranno le i celebri cannelloni al ragù e
piadine emiliane, le focacce liguri e pugliesi, le olive ascolane e le mozzarelle campane. Dalla Valle
d'Aosta i gnocchi con la fonduta, dal Piemonte i famosi agnolotti e la salsiccia di Brà, l' inarrivabile
Porchetta arrostita dalla Toscana, ma anche il capretto arrosto dalla Sardegna e gli stuzzicanti
"arrosticini" dell'Umbria.
Tra i piatti simbolo anche la polenta veneta, declinata in tutte le sue varianti, perché no affiancata da
salsiccia e formaggio sardi, o dai saporiti piatti della tradizione piemontese. Cuochi all'opera di giorno e
di sera, anche per preparare un'istituzione nazionale come la pizza.

BORGO LATINO
piazza del Municipio
Argentina, Cuba, Spagna
Gusti di Frontiera rinsalda anche quest'anno il rapporto di amicizia con la patria della Pampa, offrendo
uno spaccato dell'enogastronomia argentina. Da non perdere le celeberrime carni e altri prodotti tipici,
provenienti da Buenos Aires e dintorni. Un'istituzione l'asado (arrosto).
Nel menù anche la tradizione spagnola, dove la paella sarà affiancata dalle rinomate ricette di carne, con
la possibilità di sorseggiare la sangria nella sua ricetta originale. La carne, soprattutto quella di maiale
(cucinata arrosto, ma anche fritta o in padella) sarà, invece, il piatto forte della cucina creola cubana. Con
le parti grasse del maiale si fanno i famosi chicharrones, stuzzichini-salatini ideali per quando si beve
rum o birra. Alla base di ogni piatto si trova il riso, ma anche fagioli e banane, quelle adatte ad essere
cucinate. Si fa anche molto uso della manioca o yucca, della malanga, patate dolci, zucche, cipolla, aglio,
spezie ed erbe aromatiche. La malanga servita in forma di purea o, in alternativa, saltata in padella dopo
essere stata marinata con succo d'arancia ed aglio. Nella cucina popolare le carni di maggior consumo
sono quelle di pollo e maiale, ma non manca quella di bovino. Il flan e un dolce di tipica origine spagnola,
é un budino al caramello.
Tra i piatti tradizionali il Lechòn (maialino), il cerdo asado (carne di maiale), Buñuelos (pasticci), la•
Guayaba e il queso (dolce a base di marmellata di guava servita con formaggio). Simbolo dell'isola
caraibica è anche il rum.

MERCATINI
via Mazzini, via Rismondo, via delle Monache
Il 90% degli stand e dei chioschi presenti a Gorizia sarà a carattere enogastronomico, ma non
mancheranno i tradizionali mercatini dell'artigianato tradizionale, ospitati nelle vie Mazzini, Rismondo e
delle Monache.

Cake Design Base Ed Avanzato

Per chi è interessato consiglio questo corso di Cake Design che si svolgerà a Udine.

 
 

Inviato da Robbie McBetty tramite Google Reader:

 
 

tramite Eventi di OGGI (24/09/2012) in FriuliVeneziaGiulia di Cinzia[13/07/2012-11:47:36] info@eventiesagre.it il 13/07/12

Data/e:
23/09/2012

Cake Design Base ed Avanzato Udine (TV) 23 settembre 2012 Corso di Cake Design Base Orario 9-13 1 Introduzione all'uso della pasta di zucchero 2 Ricetta è preparazione della pasta di zucchero 3 Colorazione della stesa 4 Ricette di impasti adatti come basi,creme e bagne 5 Farcitura e ...

 
 

Operazioni consentite da qui:

 
 

giovedì 20 settembre 2012

mercoledì 19 settembre 2012

il Potere dell'Adesso di Thomas Ekhart

Leggendo questo libro mi sono resa cnto di come fino a soli pochi mesi fa ero così concentrata sul futuro che vivevo in un perenne stato di ansia e di attesa per il futuro.
Prima di leggere questo libro ero giunta, da sola, a considerazioni similari, ma la lettura è stata piena di conferme sugli stati d'animo di quel momento.
La vita è adesso. Sto imparando a vivere il presente ed oggi esso è vivo ed è più importante sia del passato che del futuro. Sto vivendo la mia vita con molta meno ansia. Prendo le decisioni con più serenitá e cerco di vivere alla giornata e devo ammetterlo mi sento molto più rilassata!
È un libro che tutti dovrebbero leggere per capire quanto rumorosa e caotica sia la nostra mente. Vivendo nell'adesso impariamo a snodare l'intrico dei pensieri che affollano la nostra mente. Lo yoga e la respirazione sono un buon medium per raggiungere l'adesso. Ma non sono l'unico.
Per dipanare i nostri pensieri e le cause dei nostri dolor, dobbiamo cominciare a guardarli dal di fuori ed essere gli osservatori silenziosi di noi stessi. Non servono giudizi, ma dobbiamo solo osservare e piano, piano i nodi dei nostri pensieri si scioglieranno e cominceremo a capire che spesso è il nostro stesso cervello a volersi crogiolare nel dolore.

martedì 18 settembre 2012

Domenica a Gorizia il workshop d’arte “Sotto i portici”

Domenica a Gorizia il workshop d’arte “Sotto i portici”:
L’associazione Culturale Nuovo Lavoro promuove un concorso di pittura aperto a tutti. Una sezione particolare sarà dedicata ai giovani pittori minori di 14 anni che parteciperanno gratuitamente.

La manifestazione avrà inizio a Gorizia, domenica 23 settembre alle ore 8.00 e terminerà alle 17.00. La quota di partecipazione è 8 euro. Gli artisti dovranno dipingere quel giorno effettivamente lungo le vie della città.

Per Info 0481 281658 o qui

lunedì 17 settembre 2012

Il Ponte romano sull'Isonzo

Grazie Luca per avermelo segnalato!!!

Dal Piccolo:

SABATO, 15 SETTEMBRE 2012

Pagina 22 - Gorizia-Monfalcone

Dall’Isonzo in secca affiora pilone del ponte romano

Eccezionale rinvenimento della Soprintendenza dei Beni archeologici che consente di ipotizzare la grandezza del manufatto risalente al II secolo d.C.

L’Isonzo in secca regala una visione straordinaria che riporta indietro di secoli la storia del nostro territorio. Saranno visibili eccezionalmente solo fino alla prossima piena del fiume i grandi blocchi lapidei del basamento di uno dei piloni del ponte romano sull’Isonzo, all’altezza della chiesetta della Mainizza, portati alla luce, nei giorni scorsi grazie alle indagini archeologiche svolte dalle ditte ArcheoTest e Petra, con il coordinamento dell’archeologa Tiziana Cividini e sotto la direzione scientifica di Angelina De Laurenzi, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Fvg. L’intervento, nell’alveo isontino, sul versante di Savogna, che è stato reso possibile grazie all’eccezionale siccità estiva e al contributo di Autovie venete, ha consentito di recuperare allo studio uno dei basamenti dei piloni del ponte, che si presenta a pianta rettangolare, parzialmente conservato in alzato. La scoperta, di grande interesse scientifico ed ingegneristico, permette, principalmente, di definire le imponenti dimensioni della base: 9 metri di lunghezza per 4,5 metri di larghezza. I blocchi squadrati, dilavati dalla lunga permanenza in acqua, erano coperti da uno strato consistente di ghiaia. Una serie di pali di legno, infissi verticalmente e utilizzati, verosimilmente, per bloccare le pietre o per armarle in corso di costruzione, è distribuita lungo il perimetro della struttura messa in luce. Gli archeologi ipotizzano, verso est, l’individuazione dello strato originale di crollo e, in base alla disposizione delle pietre, verso nord, lungo il lato più esposto alla forte corrente del fiume, l’esistenza di una sorta di rostro o frangiflutti. Stando alle ipotesi ricostruttive formulate sulla base dei ritrovamenti di resti compiuti a più riprese tra il 1963 e il 2003, il ponte, su cui passava la via Aquileia-Emona (attuale Lubiana) individuata nel luglio del 2011 sempre durante i lavori per il raccordo Villesse-Gorizia, doveva avere una lunghezza di oltre 200 metri. Qualora le arcate fossero state a distanze regolari, si dovrebbe pensare ad almeno 11 piloni. La prosecuzione delle indagini dovrebbe consentire di stabilire se la base poggia direttamente sul conglomerato naturale o piuttosto su un dado di fondazione, solitamente ottenuto mediante una gettata di calcestruzzo entro casseforme stagne. Sul lato destro del Pons Sonti sorgevano una stazione di posta (mansio) e un abitato di notevole rilievo, solo parzialmente indagati. Sempre nella zona si sviluppavano le necropoli e un’area cultuale di cui è testimonianza la famosa aretta votiva scoperta nel 1923, conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, recante una dedica al dio del fiume, l’Aesontius, e datata tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C.

domenica 16 settembre 2012

Firenze: la culla del rinascimento 14 - 16sett 2012

La levataccia è alle 5. Partiamo da Monfalcone e arriviamo a Mestre dove facciamo il cambio treno e abbiamo una Piacevole conversazione con delle gentili signore australiane e neozelandesi le quali si recavano a Roma e scrivevano minuziosamente i loro diari di bordo appiccicandovi all'interno alcune foto che ritagliavano dalle brochures dei vari luoghi visitati. Una di loro ci ha mostrato le foto della sua meravigliosa famiglia e ci ha raccontato che domenica parte per l'Irlanda...e potete immaginare che ho iniziato a parlare a ruota libera di quel magnifico paese!!!
Arrivati ci siamo recati all'hotel Atheneum per fare il chek in e subito dopo ci siamo gustati una ribollita (zuppa di pane con verdure varie tipica della Toscana).
Visitiamo Duomo di Santa Maria in fiore con la cupola del Brunelleschi e facciamo un Giro per i mercatini, le Cappelle Medicee dove visitiamo la Sacrestia nuova. Infine ci rechiamo presso Palazzo De Medici. Di particolare rilievo la mostra di Lucio Donati.
Successivamente visitiamo la Galleria dell'Accademia con la maestosa statua del David di Michelangelo e alcune opere di Picasso, Wharol e Alberto Savino (fratello di de Chirico).
Il museo archeologico nazionale con meravigliosi reperti etruschi ed egizi.
Ci gistiamo un Aperitivo dietro al battistero piuttosto diseconomico: una birra e un'acqua da 33cl ben 12,00euro.
Rientro in hotel alle ore 19.00 circa.
Le signore australiane, che abbiamo incontrato in treno, ci hanno consigliato un ristorantino vegetariano dove cenare. Detto fatto! Ci avviamo verso la Sinagoga in via Farini e un' insegna piuttosto divertente ci attrae: "Il Sedano Allegro". Ci siamo! Siamo arrivati!!!
La cortesia del personale è ineccepibile.
Decidiamo di cenare all'aperto: ordiniamo antipasti misti (barchetta di melanzane ripiena di funghi, crostino con crema di peperoni, crostino con crema di carota, pomodoro al forno, bruschetta con pomodorini, fiore di zucca impanato con formaggio fuso e frittata con verdure varie) una scaloppina di seitan con mele (il miglior seitan della mia vita!!! Morbido, morbido!!!) e uno spiedino vegetariano con seitan, melanzane, formaggio e radicchio di Treviso. Insomma il miglior pasto vegetariano che io abbia mai gustato!!! Davvero tutto superbo!!! Da 10 e lode!
Al termine della cena ci soffermiamo a parlare con uno dei camerieri che ci dice di conoscere Monfalcone e la Carnia. Poi ci soffermiamo a parlare con lo chef il quale mi conferma che il seitan è homemade e mi racconta di come lo prepara.
Rientriamo in hotel e piombo sul letto grazie anche al buon vino della casa sorseggiato in ristorante.
Il secondo giorno visitiamo Piazza della Signoria dove ammiriamo la fontane del Nettuno detto anche "Biancone", la loggia dei Lanzi con le sue molteplici sculture e il Palazzo Vecchio che presenta dinnanzi all'entrata una copia del David. Dopo una veloce visita ci dirigiamo agli Uffizi dove per 3.40h veniamo letteralmente stesi da una quantità inumana di opere d'arte...davvero troppe!!!
Un veloce e terribile panino e ci dirigiamo verso il ponte Vecchio e Palazzo Pitti dove visitiamo la galleria palatina e quella d'arte moderna (quest'ultima decisamente più nelle mie corde).
Ci rechiamo presso il giardino dei Boboli di cui cerco di farmi una visione generale scarpinando da un lato all'altro dello stesso.
Come secondo giorno è stato abbastanza intenso tant'è vero che Leo non si sente bene e torniamo in hotel.
Il terzo ed ultimo giorno, un po' acciaccati da quello precedente, visitiamo il complesso monastico di Santa Maria Novella che troviamo piuttosto affascinante.
La prossima nostra visita è al museo di fotografia nazionale "Alinari" davvero molto interessante. Vi sono presenti foto di Fontana, Bresson, Robert Capa e tanti altri che non conosco, ma le cui foto mi hanno davvero colpita (io+gatto ad esempio).
Tra il malessere di Leo, il mio mal di schiena e la new entry mal di ginocchio, il nostro passo rallenta. Mangiamo qualcosa ad un self - service e poi un altro giro in direzione palazzo Strozzi e mercato nuovo. Ci avviamo verso l'hotel e raccogliamo i nostri bagagli e andiamo in stazione con un largo anticipo.
La nostra vacanza è ufficialmente finita :(
Impressioni: la città di per sè è molto bella, ma per certi aspetti tanto degradata. Edifici storici appena al di fuori del centro imbrattati da graffiti e con gli intonaci sbrecciati.
Il manto stradale spesso sconnesso, così come la pavimentazione in prossimità della Basilica di San Lorenzo e delle cappelle medicee.
Molti locali dove siamo andati erano davvero sporchi e il cibo non era un granchè, mentre i prezzi decisamente spropositati.
Le cose che ho apprezzato di più sono state: le opere di Botticelli e di Michelangelo negli Uffizi, il megalitico David nella Galleria dell'Accademia e La Galleria Moderna di Palazzo Pitti.
Ed infine non dimenticheró mai la serata trascorsa al Sedano Allegro.

giovedì 13 settembre 2012

Domenica 22 aprile 2012, sesta edizione di "PORTFOLIO A LUCINICO

 
 

Inviato da Robbie McBetty tramite Google Reader:

 
 

tramite Fotoclub Lucinico's Facebook Wall di Fotoclub Lucinico il 20/04/12

Domenica 22 aprile 2012, sesta edizione di "PORTFOLIO A LUCINICO". Durante la manifestazione potrete ammirare la mostra di Bruno TADDEI "Graffi dell'anima". Vi aspettiamo...


 
 

Operazioni consentite da qui:

 
 

mercoledì 12 settembre 2012

Mostra d’arte fotografica "Portfolio di Lucinico"

Il "FOTOCLUB LUCINICO"

all'inaugurazione della mostra d'arte fotografica

dei migliori lavori selezionati nel corso di

"Portfolio a Lucinico"

SABATO 15 SETTEMBRE 2012
ore 18,30

Centro Civico
Piazza San Giorgio, 37 - Lucinico (Go)

Nel corso della serata si terranno le premiazioni degli Autori

invita la S.V.

Portfolio selezionato: "Io sono Africa"
di Gabriele ORLINI - Trieste


Questa è una Storia.
Come ogni storia è composta da Attimi, Momenti, Persone, e Luoghi. Diversi tra
loro ma indissolubilmente legati da sottili fili invisibili ed indivisibili.
Non è il racconto dell'Africa ma una storia di Uomini, oppure di un solo Uomo.
È il racconto di un Albero secolare che con le sue radici - le braccia rugose e
forti di una vecchia - ricerca la vita nella profondità del fiume.
È il racconto di una Donna che proietta le stesse radici al cielo quasi a
contrapporsi ad una legge della natura. Non c'è nulla in Africa che non tragga
origine dalla terra e nulla che non venga innalzato verso quel cielo che tutto
sovrasta.
È il racconto di un Fiume che scorre da millenni in una terra che da millenni
combatte per la sua identità.
È lo stesso Fiume che porta con se la vita e la morte, la fine ed il principio.
Un Fiume capace di cullare, un fiume capace di uccidere.
È il racconto di molti Uomini partiti alla ricerca di un qualcosa al quale ancora
non hanno dato un nome.
È il racconto di un Colore dove tutti i colori sono simili, il racconto di una fuga in
posti lontani disegnati in mappe di Terra Rossa dove tutte le strade si
confondono.
È il racconto della Terra Rossa che macchia i tuoi piedi e ti entra dentro. Ti entra
nel sangue e lo accende. E a nulla serve lavare il tuo corpo al fiume la sera: la
Terra Rossa ha segnato tutto ciò che hai e che sei.
È il racconto di una Malattia e nessuna medicina.
È il racconto di una Pioggia che arriva dal silenzio di un cielo brillante, e con un
frastuono riempie i secchi del villaggio.
È il racconto di molti altri Racconti.
È la storia di chi quella Terra la vive e la consuma. È la storia di chi viene
consumato da quella Terra.
Ed è anche il racconto di un Mondele. Di quando si pose la domanda: "Ma se io
fossi nato qui?" E comprese l'unica risposta possibile: "Io sono Africa".

Portfolio selezionato: "L'attesa"
di Giancarlo RADO - Treviso


C'è una proposizione di Wittgenstein che mi ha colpito profondamente:
aspettiamo l'atteso ma è l'ospite che arriva. Nei ritratti esposti i soggetti sono in
attesa degli avvenimenti che riserverà loro la vita.
Ad esempio: la madre sa che crescere i figli significa anche prepararne il
distacco, l'attesa coincide con l'amore.

Portfolio selezionato: "Skate Park"
di Lorenzo ZOPPOLATO - Udine


Gli skater sfrecciano sui marciapiedi senza fermarsi mai: queste fotografie
nascono dalla voglia di raccontare questo mondo che sembra inafferrabile, i cui
protagonisti sono per natura sfuggenti.
Allo skate park s'impara a gestire le relazioni, l'amicizia e l'amore. S'impara a
vivere. Il parco skate è una piccola realtà in miniatura, una sorta di prova
generale della vita, circoscritta in cento metri quadrati. Amicizie e rancori, amori
e sconfitte, tentativi e cadute, fallimenti e successi.
Chi rimane fuori da questo microcosmo e si limita a guardarlo da fuori non riesce
a coglierne le sfumature: spero che i miei scatti permettano invece gettare su di
esso qualche bagliore di luce.

Portfolio segnalato: "Per non essere ciechi" di Renzo BELLOGI - Lucinico (Go)

Portfolio segnalato: "La città" di Giovanni VIOLA - Gorizia

martedì 11 settembre 2012

lunedì 10 settembre 2012

Ah...Gusti di Frontiera...e di Soprintendenza

Da "Il Piccolo - 8/09/2012"
di Francesco Fain

«Potete cambiare quel verbo dal condizionale al presente. L'amministrazione comunale di Gorizia non dovrebbe chiedere l'autorizzazione alla Soprintendenza per l'allestimento dei gazebo e degli stand di Gusti di frontiera: deve chiederla. E ad imporlo è la legge». L'architetto Maria Giulia Picchione, direttore della Soprintendenza regionale ai beni architettonici, scandisce bene le parole. E sottolinea anche che, sino a ieri mattina, non era arrivata alcuna richiesta di "nullaosta" alla Soprintendenza. Niente di niente. «Il Comune di Gorizia deve chiederci l'autorizzazione secondo quelli che sono i dettami del decreto legislativo 42 del 2004. Se non lo farà, saremo costretti a segnalare questa inadempienza alla Procura della Repubblica - chiarisce l'architetto Picchione -. La manifestazione, a quanto ho appreso, si svolge nel centro storico di Gorizia e lì i beni sono tutti vincolati. La Soprintendenza può, anzi deve dare indicazioni utili per far sì che il centro storico venga tutelato». Ma l'amministrazione comunale ha una "lettura" diversa del problema. L'assessore alla Cultura Rodolfo Ziberna non più tardi di ieri (ribadendo il concetto anche durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse) ha evidenziato che «il Comune di Gorizia, per quanto riguarda Gusti di frontiera, ha elaborato un regolamento severissimo a cui gli espositori si devono attenere alla lettera. Per esempio è vietato in modo assoluto provocare fori nella pavimentazione. Si tratta poi di strutture non fisse, dunque che non stravolgono se non per lo spazio della festa l'impianto architettonico del centro storico cittadino. A farci stare tranquilli c'è anche il fatto che solo in piazza Vittoria sono previsti gazebo. Nelle altre vie saranno allestite strutture molto più contenute e i bar potranno dislocare sulla pubblica via tavolini e sedie. Non mi pare che ci voglia il parere della Soprintendenza Ma queste valutazioni vengono contestate dalla Picchione. Che aggiunge: «Lo ripeto: non è una questione di strutture fisse o non fisse. Il Comune deve chiedere l'autorizzazione alla Soprintendenza riguardo lo svolgimento di Gusti di Frontiera. E anzi, approfitto del vostro servizio per formulare l'appello all'amministrazione a farlo, visto che sino a questa mattina (ieri) non ci sono arrivate richieste da parte di Gorizia». E, intanto, più di qualcuno in Comune ha iniziato a inquietarsi. Sono ancora negli occhi (e negli orecchi) di tutti le peripezie organizzative che hanno dovuto affrontare gli organizzatori di "Friuli Doc", alle prese con una soprintendente (la Picchione per l'appunto) attentissima a far rispettare alla lettera i famigerati articoli 4 e 52 del decreto legislativo 42 del 2004. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

riciclo creativo

riciclo creativo:

Noi…dell’arte” in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia organizza un originale laboratorio ispirato alla mostra LE DONNE NELLA GUERRA:


“Ri-creo per me”

a cura di Flavia Caffi, artista e fashion designer

SABATO 29 settembre 2012 orario 10-13 14-17

Durante la guerra le donne hanno dimostrato grandi abilità di ingegno e fantasia. Le necessità economiche del periodo le ha indotte a riutilizzare i tessuti e i vestiti per la famiglia: da un cappotto si ricavava una gonna, da una camicia si otteneva una maglietta e così via.

Oggi che necessità c’è di recuperare abiti e capi? Non solo per contenere l’economia, ma soprattutto per l’originalità di creare capi esclusivi secondo il proprio gusto e stile. Grazie alla forza delle idee questo insolito corso diventa un’occasione per imparare a recuperare con modernità nel reinventare forme e fogge adattandole al trend più attuale con personalità.

venerdì 7 settembre 2012

Una serata ideale per aver il mal di testa

forse questa è la serata ideale per un mal di testa. Nel mio piccolo cranio tricotico ci sono, in questo momento, un turbinio di pensieri che affollano la mia mente annebbiata. Un attimo prima c'è il sereno e poi tutt'ad un tratto grossi nuvoloni scuri mi affoscano la mente. Non vedo l'ora che cali la notte e con la sua lieve brezza spazzi via i grossi cumuli nembi.
oggi è stata anche la commemorazione dei luoghi già vissuti. Passarci dinnanzi con la mia bici proprio come facevo da bambina mi ha fatto subito riportare la memoria all'infanzia. Dopo ventidue anni, nonostante tutto, quei luoghi continuavano a parlarmi. Avrei tanto avuto il coraggio di suonare il campanello di quelle case e dire: "sono sempre io, dopo ventidue anni, vi ricordate di me?". Non lo fatto, ma forse in futuro lo farò"

giovedì 6 settembre 2012

Prossime mostre fotografiche

Roberto Kusterle

"Segni di Pietra"

14 settembre (inaugurazione ore 19.00) – 14 ottobre

Viale XXIV maggio 15/c Gorizia

http://www.studiofaganel.com/


Mostra fotografica "Oltre lo scatto"

Gorizia 16 settembre 2012 ore 18 (fino al 30 settembre)

Palazzo Attems, Gorizia

http://digilander.libero.it/associazionegraphiti/Index.htm

 


Ciò che rimane dopo l'inferno




La casa rossa di Gorizia - Una mostra del Laboratorio di Progettazione Integrata della Facoltà di Architettura

Gorizia, Galleria Dora Bassi, 4-15 settembre 2012

Martedì 4 settembre 2012 alle ore 18 si inaugura alla Galleria Dora Bassi di Gorizia la mostra degli esiti del Laboratorio di Progettazione Integrata dell'a.a. 2011-2012, dedicato al confine tra Gorizia e Nova Gorica in prossimità di Casa Rossa.

 In particolare,  si sono esplorate le potenzialità evolutive e di sviluppo dell'area della Casa Rossa in due fasi correlate. Nella prima, si è proceduto alla definizione di un masterplan ad area vasta che tende a coinvolgere altri elementi puntuali dell'insieme urbano e periurbano a partire dallo spazio della Casa Rossa, inclusa la parte slovena, nell'intenzione di ristabilire un unicuum territoriale, supportato da approccio progettuale del paesaggio puntuale. Nella seconda fase, si sono  verificate le potenzialità evidenti e sottese del piazzale e dintorni, pur rimanendo più a stretto contatto con la Casa Rossa, sviluppando progetti a scala architettonica.

I risultati del laboratorio esprimono proposte molto interessanti che possono costituire il punto di partenza per una discussione / confronto sul destino dell'area anche a livello transfrontaliero, con risvolti indubbiamente positivi sulle future modalità di approccio progettuale condiviso per la valorizzazione del sito e della città.

lunedì 3 settembre 2012

MOSTRA ALLA CORTE DELL’ARTE - Sabato 8 settembre 2012 ore 19.00, Via Carducci - Gorizia

"Sono passati solo alcuni mesi e la nostra associazione culturale La Corte dell'Arte - Spazio Alba Gurtner sembra nata proprio sotto una buona stella.
Una stella che guida il nostro cammino, e avvicina le persone di diverse fasce d'età che intendono sviluppare le attitudini al disegno, alla grafica, alla manipolazione e alla pittura, stimolando l'inventiva attraverso mirate scelte tematiche e tecniche. Ecco lo scopo di questa collettiva che sabato 8 settembre sarà inaugurata nei nostri spazi alle ore 19.
Il fare in prima persona, in effetti, è senz'altro la spinta più energica all'acquisizione di una competenza e col tempo, di uno stile individuale. Dal disegno all'uso del colore, dal segno grafico alla stampa d'arte, dalla foggiatura dell'argilla alla decorazione ceramica, in anni di esperienza mi hanno dimostrato che la componente più motivante, a tal fine, è quella testimoniata dalla compiaciuta affermazione : " Questo l'ho fatto io ".

I lavori del laboratorio di disegno introducono alle prime tecniche grafiche e consente anche ai meno esperti del tratto a matita di concentrarsi sulla copia dal vero fino al ritratto dal vivo con modella dove è stata messa a punto la teoria delle ombre sostenuta dal sapiente dosaggio dell'acquarello.
Espongono : Antonello Gianpaolo,Bassi Maria Cristina,Battiston Roberta, Bresigar Marina,Ciroi Barbara ,Colonello Stefania,Culot Gigliola, Cuschiè Nidya, Cusulini Valentina, Giacopelli Annalisa,Jerkic Micaela, Nibrant Valentina,Pettinella Anna,Simonetti Paola, Suligoi Nadja,


I quadri del laboratorio di pittura sono il risultato delle tecniche acquisite con il disegno , in modo libero e creativo con la tecnica dell'acquarello su carta bagnata e asciutta, con velature che via ,via introducono all'uso degli acrilici e dell'olio da prima su carta e poi su tela, fino all'interpretazione persona ledi un artista storico. Ogni persona che osserva un fiore , una composizione o una modella lo vede con occhi diversi, perché l'arte è un viaggio nei luoghi interni a noi, dove vibra il colore, dove danza la forma attraverso il sentire interiore. Ecco che lo stesso fiore, la stessa composizione e la stessa figura ci appaiono diversi, per stile disegno e forme che parlano di sé.
Espongono: Altran Alessandra,Bassi Maria Cristina, Bresigar Marina, Culot Gigliola, Pettinella Anna.


A suo tempo la definii "croce e delizia" per tutte le ansie e i piaceri che comporta il lavoro nel laboratorio di creta e decorazione ceramica. Chi si avvicina a questa tecnica sa di ripetere gesti antichi che risalgono alle prime attività dell'uomo. Non si può manipolare l'argilla senza creare, ogni forma , parla di noi. I vasi realizzati sono il frutto di una personale intuizione della forma per la quale la manipolazione della creta consente per la sua elasticità e plasticità di facilitare non solo l'apprendimento della tecnica del colombino ma di entrare più profondamente in contatto con il nostro sentire più profondo, oserei dire, magico , acqua, terra e fuoco e la creatura è lì naturalmente nata dalle nostre mani. Ed ecco a che a completare l'opera non rimane che la stesura degli smalti e il fuoco del forno che renderà giustizia a quella fra le attività artistiche più imprevedibili e raffinate di ogni artista.
Espongono: Candussi Ada, Chiappo Mauela, Ciulla Giovanni, Colonnello Nicoletta, Ilaria Borlina,Russo Grazia, Sanson Raffaele.


E' una fucina di idee e progetti creativi Il laboratorio d'incisione calcografica dove i soci con sorprendente abilità si sono cimentati in questa prima fase del lavoro dove è fondamentale l'uso di un bozzetto di base e la caratteristica del tratto per eseguire un buon lavoro. La tecnica prevede di ottenere una matrice da una lastra di zinco opportunamente verniciata ed eseguita con la tecnica dell'acquaforte, di seguito posta in acidatura e poi stampata su carta mediante il torchio calcografico.
L'acquaforte è la tecnica più usata come mezzo espressivo dagli artisti antichi e moderni, per la libera gestualità che offre anche a chi si avvicina per la prima volta a questa affascinante arte.
Ottenuta la matrice, ognuno ha voluto cimentarsi con l'acquatinta si è poi divertito nelle successive fasi di stampa a sperimentare i colori, le carte e materiali diversi.
Espongono: Ciulla Giovanni, Del Nevo Graziella, Komjanc Katrin,Malni Marta , Omero Fulvia, Persolja Maria Grazia, Sanson Raffaele,Tavagnutti Carlo.
I temi suggeriti, le tecniche di volta in volta sperimentate e l'intervento stesso dell'insegnante costituiscono un supporto alla creatività dei soci , che senza forzature né fretta deve potersi indirizzare verso una crescita armoniosa e soddisfacente.


(Non c'è via più sicura per evadere dal mondo che l'arte, ma non c'è legame più sicuro con esso che l'arte.Johann Wolfgan Goethe )"

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