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lunedì 31 agosto 2009

ABITI TRADIZIONALI SCOZZESI

IL TARTAN
Il termine “tartan” probabilmente deriva dalla parola francese “tiretaiine” (il termine gaelico usato per identificare il tartan è “breacan”) e fu introdotto nel XVI sec quando la Scozia  era dinasticamente connessa con la Francia.
Il tartan erroneamente è chiamato “plaid”. Il termine gaelico “Plaide” significa “coperta” ed indica un vestito delle Highland composto da un largo tessuto.
In origine il kilt era conosciuto come “belted plaid” (“coperta arrotolata”) ed era composto da una larga coperta che era fissata con una cintura alla vita.
I plaid erano per lo più composti da una trama a tartan così la confusione tra “plaid” e “kilt” è giustificabile.
Il tartan è un pattern composto da linee che si intrecciano orizzontalmente e verticalmente a formare una trama che può essere intessuta o semplicemente dipinta o stampata.
Oggi si crede che le varie trame che assumono i tartan si riferiscano ai clan di appartenenza. Ma non è stato sempre così.
Il tartan ha una lunga storia. La prima forma conosciuta di tartan in Scozia è databile al III – IV sec d.C.
Nel resto del mondo abbiamo trame intrecciate già a partire dal 3000 a.C., ma solo in Scozia hanno assunto un significato sociale.
Originariamente il tartan non aveva né nome né significato specifico e le trame e i colori si differenziavano per area geografica. Non esisteva ancora una suddivisione della trama per clan.
Il tartan divenne estremamente popolare nelle cultura delle Highland scozzesi tanto che nel XVII e nel XVIII sec ne divenne l'abito caratteristico.
Dopo la battaglia di Culloden nel 1746, il governo inglese proibì di indossare il tartan nelle Highlands nel tentativo di sopprimere la ribellione della cultura scozzese.
Alla fine del VIII sec vi fu una ripresa della produzione del tartan ad opera per lo più di  William Wilson & Sons of Bannockburn (1765). Ben presto la firma divenne l'unica fornitrice di tartan per il Regimento delle Highlands. Vista la vasta produzione, ben presto produssero colori e trame standard.
Inizialmente le trame vennero identificate con dei numeri ma sucessivamente furono loro assegnati dei nomi. Tali nomi non solo si riferiscono a quelli dei clan delle Highlands, ma anche toponimi e alcuni nomi di fantasia. I nomi non erano rappresentativi ma erano volti a differenziare una trama dall'altra.
Nel libro di Wilson “Key Pattern Book” del 1819 vennero raccolte le rappresentazioni di alcune trame di tartan.
Agli inizi dell'800 nacque l'idea di assegnare alle varie trame di tartan, il nome dei caln.
Gli scozzesi espatriati e cresciuti all'estero cominciarono ad interessarsi alla conservazione della cultura delle Highlands.
Inizialmente nessuno aveva idea di quale fosse la trama del tartan del clan di loro appartenza, così ci si affidò alla memoria storica dei più anziani.
Nel 1822 venne fatta una festa in onore del re George IV che visitò Edinburgo e i partecipanti dovevano indossare il tartan del clan di loro appartenenza. Ma non tutti avevano un tartan che si riferisse al clan e così vennero creati ex novo per l'occasione.
La storia dello sviluppo del tartan continuò anche successivamente, ma ciò che preme rammentare e che il tartan per assumere un nome e divenire ufficiale dev'essere accettato dalle istituzioni governative e non deve essere necessariamente antico: può avere due o duecento anni!
Non è necessario che gli antenati abbiano indossato un determinato tartan affinchè questo venga accettato ufficialmente. Persino oggi si è liberi di sceglierne uno!
Oggi il tartan ha un preciso significato di appartenenza.
La sostanziale differenza tra il tartan scozzese e quello irlandese sta nel fatto che il primo si articola in intrecci verticali e orizzontali, mentre il secondo in intrecci diagonali.
I fornitori commerciali, oggi, producono intorno alle 500 – 700 trame, una quantità sufficiente da soddisfare la domanda di tartan. Ad ogni modo sono stati identificati circa 7000 tipi di tartan diversi.


IL KILT
Il kilt era un indumento nobile proveniente dall'area di Caledonia.
Se chiediamo ad un uomo irlandese quali sono le origini del kilt, ci risponderà che era un antico indumento irlandese e solo successivamente, con la migrazione dei celti, venne introdotto in Scozia e soprattuto gli irlandesi inventarono anche le cornamuse (“bagpipes”) e il whisky.
Un uomo inglese, invece, ci dirà che Thomas Rawlinson, un nativo inglese, inventò il kilt nel XVIII sec.
Molte delle nostre idee, infatti, sono basate su miti, leggende e credenze popolari e persino  su film di Hollywood. Il film hollywoodiano “Braveheart” fa raggelare il sangue dal punto di vista della filologicità dei costumi tradizionali ma ad ogni modo ci fornisce un'idea, sbagliata, ma romantica.
Molte informazioni sono raccolte nel libro “Old Irish and Highland Dress” di H.F. McClintock che contiene una documentazione sugli abiti galiziani.
Come detto precedentemente, pare che l'uso del kilt si sia diffuso prima in Irlanda e poi in Scozia anche se non vi sono evidenze storiche a sostegno.
Nel libro di McClintock  non c'è nulla che possa essere assimilato ad un kilt.
Sulle sculture irlandesi precedenti al 1100 nessuna figura indossa un kilt ma piuttosto una “tunica” chiamata “leine” lunga, solitamente,fino alle ginocchia (il kilt, invece si compone di due pezzi separati) sopra la quale veniva messo un mantello (“brat”). Possiamo avere un esempio guardando alcune sculture o le illustrazioni che ritroviamo nel libro di Kells. L'uso di questo indumento si protrasse anche durante il XVI sec.
Non si può minimamente pensare che questo indumento sia una prima versione di kilt.
Un'altra fonte di confusione deriva dal fatto che molte figure di soldati e cavalieri indossano armature “trapuntate” chiamate “acton”. Queste sono tuniche lunghe trappuntate ed imbottite e servivano come una sorta di leggera armatura. Spesso nelle sculture sono rappresentate con linee verticali che scendono lungo la leine.
Spostandoci nel '500, possiamo apprendere dal libro di Derricke “Image of Ireland” (1581) che gli uomini avevano indumenti composti da gonnelle con piegoline che sembrano dei kilt moderni che in realtà, invece, sono dei “leinte” composti da larghe maniche.
E' sbagliato pensare che il kilt in Scozia abbia origini medievali. Un'ulteriore confusione è creata dal film “Braveheart” nel quale vediamo un povera imitazione dei kilt del XVII sec e l'uso di dipingersi la faccia di blu in voga nel II sec d.C.!
McClintock cita un documento chiamato “Magnus Berfaet saga” che cita il re Magno che andò nelle isole occidentali della Scozia e adottò il vestiario tipico del luogo.
Gli uomini avevano corte tuniche con indumenti che coprivano la parte superiore del corpo. Questa è la prima citazione dell'esistenza del kilt anche se non sotto questo nome. Questo indumento corrisponde, invece, all'abito irlandese del tempo, il “leine” e il “brat” (“mantello irlandese”). L'uso del kilt non è attestabile prima del XVI sec.. Prima, ciò che la gente considera erroneamente un kilt, era un “leine” o un “acton”.
Il kilt del XVI sec. È chiamato in gaelico “feilidh-mhor” (“grande scialle”),  breacan-feile (“scialle di tartan”) o semplicemente “belted plaid” (“coperta arrotolata”). Tutti i termini si riferiscono allo stesso indumento che oggi è più conosciuto con il nome di "Great Kilt".
Il Plaid veniva usato come un mantello. Tale indumento non era usato nel XIII - XIV sec.
Tali indumenti venivano usati per la guerra e non per ornamento (letter to Rome by Bishop Lesley, 1578).
Il “belted plaid” è considerato la prima forma di kilt ed è attestato per la prima volta in un documento chiamato “Life of Red Hugh O’Donnell” di Lughaidh O’Clery che parla di un gruppo di mercenari dalle Hebrides scozzesi dal quale apprendiamo che questo era un modo di vestire tipicamente scozzese.
L'uso di questi abiti era diffuso tra gli Highlander.
In realtà non abbiamo assolutamente idea di come la gente indossasse il “belted plaid”.
Non c'era una lunghezza standard nel taglio dei kilt dei soldati scozzesi come sembra dimostrare un'immagine del 1641.
Allacciatevi una cintura di pelle attorno alla vita. Aggiungetevi un “dirk” (coltello) e uno “sporran” (borsello). Noterete un grosso quantitativo di materiale che scenderà lungo le vostre gambe e sulla cintura. Può essere disposto in molte maniere come illustrato nella figura del 1641.
Nel tempo il “belted plaid” divenne il kilt che oggi noi conosciamo grazie a Thomas Rawlinson nel 1730, quando nella sua fornace, i lavoratori, tutti vestiti con questo indumento avevano caldo e trovavano lo stesso scomodo. Così Rawlinson lo tagliò alla metà della sua lunghezza originale lasciandone praticamente solo il gonnellino. Così, il kilt, potè essere indossato separatamente dalla parte alta e prese il nome di “feilidh-beag” (“little wrap”) pronunciato “phillabeg” o "piccolo kilt" che si diffuse tra il XVII e il XVIII sec ed è considerato l'evoluzione naturale del “belted plaid” che Rawlinson fece indossare ai suoi lavoratori.
Il kilt oggi viene confezionato come una gonna a portafoglio, con una parte tesa davanti, dove avviene la sovrapposizione e una parte con pieghe. Viene tenuto chiuso da lacci di pelle con fibbia in alto e da una grossa spilla di sicurezza sul lembo sovrapposto.
L'Earasaid (Arisadh) era, invece, tradizionalmente un indumento usato dalle donne scozzesi prima del XIX sec molto simile al Great Kilt indossato dagli uomini.
[fonti]
http://www.scottishtartans.org/tartan.html
http://albanach.org/kilt.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Kilt
http://www.kilts-n-stuff.com/braveheart_stuff.html 

1 commento:

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