MANIERA DI PENSARE L' URBANISTICA
(LE COURBUSIER)
LATERZA
scheda riassuntiva
Con l' avvento della rivoluzione industriale la popolazione abbandona le campagne per andare a lavorare nelle città. Tutto è in fermento. Tutto in breve tempo si trasforma.
Per contrastare i disagi provocati dall' epoca, alcuni, i più facoltosi, fuggono dalle città per rifugiarsi nei sobborghi rurali corrodendo la natura e facendo aumentare per lo più le spese di trasporto.
Le 24h condizionano la vita dell' uomo e delle sue attività. Questa è la prima condizione da tenere presente in urbanistica.
Alcuni proclamano a gran voce l' avvento delle città giardino, Le Courbusier ne è ostile in quanto avviene un degrado della natura e perdita di tempo. Inoltre l' uomo vive per nascere in aggregazione. Allora come fare affinché gli uomini continuino a rimaner uniti ma senza rinunciare al verde?
L' urbanista è colui che crea degli spazi, posiziona involucri e stabilisce percorsi, l' architetto, a scala minore, crea anch' egli degli spazi e dei percorsi però all' interno di un involucro edilizio.
Le Courbusier sostiene che nel campo dell' architettura prevale ancora il cattivo gusto di riproporre scelte stilistiche d' altri tempi.
Il punto di vista tecnico non si contrappone a quello spirituale. L' uno è materia prima, l' altro è l' elaborazione creativa del primo. L' uno non può prescindere dall' altro.
Accanto alla rivoluzione industriale vi è anche una rivoluzione architettonica:
pianta libera;
facciata libera;
pilotis;
tetto piano a giardino;
separazione tra strutture portanti e strutture portate;
nella conquista dell' altezza è implicita la soluzione di alcuni dei maggiori problemi dell' urbanistica moderna:
condizioni di natura (sole, spazio, verde);
prolungamenti dell' abitazione;
Nelle nuove costruzioni bisognerà impiegare il calcestruzzo armato affinché le altezze aumentino notevolmente e le facciate saranno vetrate, l' angolo retto dovrà dominare, il cornicione cadrà in disuso, bisognerà impiegare il frangisole a protezione delle facciate.
Occorre cercare un equilibrio tra l' uomo e il suo ambiente dove per “uomo” si intende un organismo biologico e per “ambiente” si intende un luogo di natura incontaminata. L' opera umana deve diventare solidale con l' opera della natura.
L' architettura e l' urbanistica esprimono i valori materiali e morali di una società.
L' edilizia può essere considerata un' insieme di organi (i singoli edifici) che compongono un
organismo ed in quanto organismo vivente deve essere in grado di rinnovarsi come si rinnovano le società che vi risiedono.
Le attrezzature sono i prolungamenti delle membra umane esse sono: la casa, la strada...Le attrezzature servono a svolgere le funzioni umane (abitare, lavorare, fare sport...) il cui obbiettivo è quello del raggiungimento della gioia di vivere.
Le attrezzature devono assumere la forma di unità architettoniche.
La distribuzione degli spazi dovrà avvenire in base alla limitazione temporale delle 24h che scandisce le attività dell' uomo.
L' architetto deve liberare una società dai suoi tuguri, creare il bene degli uomini. Si tratta di foggiare una nuova attrezzatura affidata alla forma, al volume, alla disposizione di unità perfettamente efficienti ciascuna al servizio delle attività (funzioni) quotidiane dell' uomo.
LE UNITÀ DI GRANDEZZA CONFORME
UNITÀ D' ABITAZIONE:
la casa è un involucro e deve essere a misura d' uomo. Vi devono essere le condizioni di natura.
L' uomo, inoltre, esige alcuni servizi complementari che vengono definiti prolungamenti dell' abitazione e che sono di due tipi:
materiale (ad esempio l' approvvigionamento dei servizi domestici);
spirituale (ad esempio le scuole);
più lontani si trovano questi servizi più ingenerano fastidio.
L' abitazione può assumere due forme:
casa isolata;
grande edificio dotato di servizi comuni organizzati;
Il modello proposto da Le Courbusier è quello delle città giardino di tipo verticale. Nella nuova città dovrà esserci una separazione del traffico veicolare da quello pedonale.
A= unità d' abitazione
B= orizzonte
C= aree per lo sport
E= servizi
F= unità sanitaria (elioterapia...)
UNITÀ DI LAVORO
Il laboratorio si collocherà in prossimità della residenza se presterà funzioni di manutenzione o riparazione, mentre se svolgerà prestazioni artistiche si collocherà nei punti di più intensa vita cittadina.
Relativamente alla fabbrica l' edificio non si potrà estendere oltre le distanze utili per il controllo. La distanza che il capo officina percorrerà e il suo campo visivo costituiranno la misura massima entro la quale verrà realizzato l' edificio. Per alleviare le pesanti condizioni lavorative sarà necessario lasciar intravedere ai dipendenti il paesaggio naturale all' esterno della fabbrica. Queste saranno denominate fabbriche verdi.
Gli uffici dovranno aggregarsi in modo tale da creare un quartiere degli affari e possibilmente raccogliersi in un unico edificio chiamato centro degli affari.
I negozi connessi con l' artigianato formeranno la strada degli artigiani o dei negozi di lusso. Il grande magazzino sarà concepito come un grande involucro contenitore di merci dove traffico veicolare e pedonale saranno separati.
UNITÀ DI RICREAZIONE: l' educazione fisica si svolgerà sul terreno sistemato a parco delle aree residenziali, per il resto all' interno dell' abitazione.
UNITÀ DI CIRCOLAZIONE: (orizzontale) la parola strada dovrà essere sostituita dai termini autostrada, piste per automobili e percorsi pedonali. Traffico veicolare e pedonale dovranno essere separati fatta eccezione per alcune zone miste.
(verticale): all' interno delle unità di grandezza conforme, dovrà essere presente l' ascensore.
UNITA' PAESISTICHE: si è detto che l' uomo ha bisogno di vivere in un luogo dove si realizzino le condizioni di natura. L' architettura e l' urbanistica possono introdurre il paesaggio naturale nel paesaggio urbano. Gli edifici vengono considerati al pari di organismi viventi ma sono soffocati dalla presenza delle strade e quindi si rende necessario liberarsi dalla tirannide delle strade. A poco a poco la città viene trasformata in un parco.
La posizione ideale dell' industria è quella prossima alle vie di transito delle materie prime. Le Courbusier propone la creazione di una città industriale lineare dove prevede da una parte il canale, la ferrovia e gli stabilimenti per la produzione, mentre al di là della strada vi si trovano le residenze organizzate da una parte come città giardino verticali e dall' altra come città giardino orizzontali (case rurali). Ad una scala maggiore ci rendiamo conto che questo insediamento si “isola” da quelli adiacenti tradizionali con delle zone di protezione e a metà con una riserva naturale. La città industriale può divenire una città satellite della città tradizionale. Entrambe possono reciprocamente apportarsi dei benefici. La viabilità di collegamento viene a creare uno spazio triangolare che viede adibito a territorio rurale.
Gli aspetti positivi di questa città sono:
commistione di paesaggi urbani e rurali;
aree residenziali in prossimità delle fabbriche e quindi eliminazione del pendolarismo;
posizionamento su via di transito;
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