Udine, 30 lug - Il percorso di riassetto delle Ater (Aziende territoriali per l'edilizia residenziale), così come prospettato dall'Amministrazione regionale, è condiviso dagli stessi vertici delle cinque Ater del Friuli Venezia Giulia. È questo il risultato della riunione che si è svolta oggi pomeriggio a Udine, promossa dall'assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, e alla quale ha voluto essere presente all'inizio, vista l'importanza dell'argomento, anche il presidente della Regione Renzo Tondo.
L'incontro, al quale hanno partecipato presidenti e dirigenti delle Ater, cade alla vigilia della discussione sull'emendamento presentato della Giunta nel quadro della legge sul riordino degli Enti regionali, che sarà discusso domani dal Consiglio. L'emendamento prevede che entro due mesi dalla promulgazione della legge si arrivi al riassetto delle Ater, attraverso un confronto fra gli stessi amministratori delle Aziende e la direzione regionale competente, sulla base del principio di leale collaborazione.
Come è stato sottolineato nel corso dell'incontro a Udine, la riduzione del numero delle Ater non comporterà una riduzione parallela delle attuali sedi, vale a dire dell'articolazione territoriale degli sportelli e quindi della diffusione sul territorio dei servizi ai cittadini, per i quali dunque non cambierà nulla.
Il nuovo modello organizzativo, grazie alla razionalizzazione delle risorse, permetterà d'altra parte di conseguire risparmi pari ad alcuni milioni di euro in cinque anni. Ma il percorso di riforma che Regione e Ater dovranno affrontare assieme - come è stato chiarito oggi - non riguarderà soltanto il numero delle Aziende ma anche le norme per l'accesso agli alloggi popolari, per rispondere ai nuovi bisogni con criteri di equità, oltre a un piano casa per i prossimi anni. ARC/PF
dal sito della regione FVG
L'incontro, al quale hanno partecipato presidenti e dirigenti delle Ater, cade alla vigilia della discussione sull'emendamento presentato della Giunta nel quadro della legge sul riordino degli Enti regionali, che sarà discusso domani dal Consiglio. L'emendamento prevede che entro due mesi dalla promulgazione della legge si arrivi al riassetto delle Ater, attraverso un confronto fra gli stessi amministratori delle Aziende e la direzione regionale competente, sulla base del principio di leale collaborazione.
Come è stato sottolineato nel corso dell'incontro a Udine, la riduzione del numero delle Ater non comporterà una riduzione parallela delle attuali sedi, vale a dire dell'articolazione territoriale degli sportelli e quindi della diffusione sul territorio dei servizi ai cittadini, per i quali dunque non cambierà nulla.
Il nuovo modello organizzativo, grazie alla razionalizzazione delle risorse, permetterà d'altra parte di conseguire risparmi pari ad alcuni milioni di euro in cinque anni. Ma il percorso di riforma che Regione e Ater dovranno affrontare assieme - come è stato chiarito oggi - non riguarderà soltanto il numero delle Aziende ma anche le norme per l'accesso agli alloggi popolari, per rispondere ai nuovi bisogni con criteri di equità, oltre a un piano casa per i prossimi anni. ARC/PF
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