Oggi a Glastonbury, che non è un'isola, si trova una collina chiamata "Tor" e sulla quale si erige una torre di un'abbazia ormai in rovina. La collina su cui essa insiste è gradonata con sette terrazzamenti. Ad oggi la loro funzione non è ancora stata identificata ma si sa solo che il n. 7 è molto importante (7 sono i giorni della creazione, 7 sono le meraviglie del mondo, etc.).
Alcuni sostengono che la collina fosse un osservatorio astronomico dal quale si osservava il sorgere del sole.
Qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi che i terrazzamenti rappresentassero una sorta di percorso iniziatico verso il cielo.
Giuseppe d'Arimatrea, che aveva tolto il corpo di Cristo dalla croce, ne raccolse il sangue in un calice e poi, secondo alcune leggende, sarebbe partito alla volta della Gran Bretagna dove, stremato, affondò il suo bastone nella "Collina dell'Esausto" vicino al Tor e sul cui punto c'è un albero che pare che fiorisca solo a Natale e a Pasqua. Nei pressi di quel luogo, poi, ve ne è un altro denominato "Calice Well" dove pare che Giuseppe d'Arimatrea abbia gettato il calice con il sangue di Cristo all'interno di un pozzo dove la coppa si disciolse oppure venne portata via. Sempre nelle vicinanze si dice che, in seguito alla morte di Cristo, si sarebbero formate due sorgenti: la Blood Spring (sorgente rossa costituita da ossidi di ferro) e la White Spring (sorgente bianca costituita da calcio). Il rosso e il bianco delle due sorgenti rappresentavano i poteri di Avalon e quindi i Cristiani decisero di separare le due fonti.
Pare che in Gran Bretagna Giuseppe d'Arimatrea fondò la prima chiesa al di fuori della Palestina e al di sopra della quale sorse in seguito l'Abbazia che in seguito fu gravemente danneggiata da un incendio. Oggi sono visibili solo alcune rovine. Pare che sotto quest'ultima si trovi la tomba di te Artù. Si narra infatti che i monaci avessero trovato una croce in bronzo sulla quale era riportata l'iscrizione "Qui, sull'isola di Avalon, giace re Artù". In seguito fu scoperto che si trattava di un falso creato dai monaci stessi per aumentare il flusso di pellegrini. Ma due corpi furono realmente trovati, uno alto 2,40m e un altro molto minuto con una treccia di capelli biondi...Che si trattasse di Artù e Ginevra?
Avalon aveva un alone mistico: era il luogo dei morti e dei beati.
Sembra che il nome "Avalon" significhi in gallese "mele", infatti l'isola era famosa per i suoi melati considerati il cibo degli dei.
Secondo una leggenda, re Artù, ormai malato, fu portato ad Avalon dove venne guarito dalla Fata Morgana (qui vi vivevano mago Merlino e la dama del lago, Viviana).
Artù morì sul campo di battaglia e le sue spoglie, sempre secondo la leggenda, vennero deposte a Glastonbury.
"Morgana" in gallese significa "madre" (ciò si rifa' al culto della dea Madre) ei in bretone "guaritrice", "colei che vive su un'isola".
Alcuni sostengono che la collina fosse un osservatorio astronomico dal quale si osservava il sorgere del sole.
Qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi che i terrazzamenti rappresentassero una sorta di percorso iniziatico verso il cielo.
Giuseppe d'Arimatrea, che aveva tolto il corpo di Cristo dalla croce, ne raccolse il sangue in un calice e poi, secondo alcune leggende, sarebbe partito alla volta della Gran Bretagna dove, stremato, affondò il suo bastone nella "Collina dell'Esausto" vicino al Tor e sul cui punto c'è un albero che pare che fiorisca solo a Natale e a Pasqua. Nei pressi di quel luogo, poi, ve ne è un altro denominato "Calice Well" dove pare che Giuseppe d'Arimatrea abbia gettato il calice con il sangue di Cristo all'interno di un pozzo dove la coppa si disciolse oppure venne portata via. Sempre nelle vicinanze si dice che, in seguito alla morte di Cristo, si sarebbero formate due sorgenti: la Blood Spring (sorgente rossa costituita da ossidi di ferro) e la White Spring (sorgente bianca costituita da calcio). Il rosso e il bianco delle due sorgenti rappresentavano i poteri di Avalon e quindi i Cristiani decisero di separare le due fonti.
Pare che in Gran Bretagna Giuseppe d'Arimatrea fondò la prima chiesa al di fuori della Palestina e al di sopra della quale sorse in seguito l'Abbazia che in seguito fu gravemente danneggiata da un incendio. Oggi sono visibili solo alcune rovine. Pare che sotto quest'ultima si trovi la tomba di te Artù. Si narra infatti che i monaci avessero trovato una croce in bronzo sulla quale era riportata l'iscrizione "Qui, sull'isola di Avalon, giace re Artù". In seguito fu scoperto che si trattava di un falso creato dai monaci stessi per aumentare il flusso di pellegrini. Ma due corpi furono realmente trovati, uno alto 2,40m e un altro molto minuto con una treccia di capelli biondi...Che si trattasse di Artù e Ginevra?
Avalon aveva un alone mistico: era il luogo dei morti e dei beati.
Sembra che il nome "Avalon" significhi in gallese "mele", infatti l'isola era famosa per i suoi melati considerati il cibo degli dei.
Secondo una leggenda, re Artù, ormai malato, fu portato ad Avalon dove venne guarito dalla Fata Morgana (qui vi vivevano mago Merlino e la dama del lago, Viviana).
Artù morì sul campo di battaglia e le sue spoglie, sempre secondo la leggenda, vennero deposte a Glastonbury.
"Morgana" in gallese significa "madre" (ciò si rifa' al culto della dea Madre) ei in bretone "guaritrice", "colei che vive su un'isola".
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