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lunedì 25 agosto 2008

i miei appunti da éStoria 2008: La lontananza dell'eroe greco

interventi di:
  • Alessandra Coppola, professore ordinario, insegna Storia greca all'Università di Padova, autrice de L'eroe ritrovato. Il mito del corpo nella Grecia classica (Marsilio, 2008);
  • Guido Paduano, professore ordinario di Filologia classica all'Università di Pisa, autore de La nascita dell'eroe (Bur, 2008).;
  • Coordinatore Marco Cimmino, storico e giornalista.

L'eroe è solitamente mezzo uomo e mezzo dio.
Viene spesso rappresentato con dimensioni sovraumane.
Su un sarcofago di un eroe è stato rappresentato lo stesso morto con le ginocchia raccolte ad indicare quanto quest'uomo fosse grande (2,20m).
Il corpo dell'eroe è importante anche dopo morto: un esempio contemporaneo è quello di Bob Marley, padre del rastafarianesimo, che voleva riunire tutti i neri per tornare in Africa, la vedova, in occasione del suo 60° compleanno, voleva che il suo corpo fosse trasportato in Africa.
Cimone, non ben visto dal popolo, va a recuperare le spoglie di Teseo per dire che lui sarebbe stato il suo sucessore. Ed ecco che comincia la venerazione delle reliquie di santi ed eroi perchè così si fanno sentire più vicini alla gente.

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