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lunedì 25 agosto 2008

i miei appunti da èStoria 2008: Sante, streghe, eroine nella Controriforma

interventi di:
  • Luisa Accati Levi, professore associato dell'Università di Trieste, insegna Storia moderna;
  • Silvia Maggio, si occupa di storia veneziana nell'età moderna;
  • Giovanna Paolin, professore aggregato di storia moderna all'Università di Trieste, si occupa di storia religiosa e cultuale italiana in età moderna.
Storicamente la donna è vista da un lato nella sua parte demoniaca di strega (portatrice di morte) e dall'altro come la madre cioè come colei che dona la vita.
Le donne più giovani esorcizzavano le energie negative delle vecchie (considerate delle streghe) per mezzo di rituali dediti alla fertilità.
Per scacciare i vermi dai campi le donne friulane erano dedite ad alzare le loro gonne e a cantare una filastrocca che diceva che le loro vagine avrebbero scacciato i vermi.
Per scacciare il pericolo di grandine le donne incinte (e quindi in una particolare situazione di fertilità) e i bambini in quarantena "scoreggiavano" verso il cielo.
Molte donne del Friuli furono accusate di stregoneria: quelle che confessavano venivano esorcizzate e reiserite nella comunità, quelle che non confessavano venivano bruciate (si diceva che queste donne faccessero dei taglietti sul collo dei bambini per succhiare loro il sangue).
La stregoneria è associata alla misoginia.
Se accadevano dei brutti eventi la colpa era attribuita a queste donne.
Le donne che volevano creare degli ordini sacerdotali non potevano perchè venivano viste come usurpatrici del potere ecclesiastico accentrato nelle mani degli uomini. Quindi queste donne (sante) dovevano stare alle disposizioni della Chiesa.

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