Posso fare uno sforzo ed ammettere che alcuni valori o principi che dir si voglia, possono essere universalmente riconosciuti, ma le eccezioni esistono sempre. Preferire per lo più parlare dell'esistenza di valori relativi, relativi poiché personali.
Alcuni mesi fa mi sono trovata a dibattere sull'argomento. Mi veniva detto che Mozart è un valore universalmente riconosciuto. Mi puó stare bene. Ma perchè il mio interlocutore non riconosceva il valore di musicisti come Jimi Hendrix, ad esempio? Da ció deduco che un valore universalmente riconosciuto potrebbe non esserlo per me. I valori, infatti, sono condizionati da più fattori: dall'indole dell'individuo, dalla sua cultura, dalla sua educazione, dalla sua coscienza e dalla sua eventuale religione.
Io credo fermamente nell'esistenza della relatività dei principi universali. L'indiciduo dovrebbe essere libero di scegliere di seguire i principi in cui davvero crede piuttosto che subirne passivamente uno solamente perché impostogli dall'alto. Inoltre dovrebbe rispettare l'insieme di principi di ogni altro individuo.
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