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giovedì 15 marzo 2012

Mitologia irlandese - decima parte

IL MITO DI MÍDIR E ÉTAÍN
Il Dagda aveva allontanato il signore del Bruig na Bóinne facendogli credere di esser stato via per un sol giorno mentre di mesi, invece, ne erano trascorsi nove. Nacque il figlio del Dagda avuto dalla moglie del signore che venne chiamato Óengus Mac Óg il quale fu dato in affidamento a Mídir.
Una volta appresa la sua reale discendenza Óengus si fece prestare il regno del Bruig na Bóinne per una notte ed un giorno e non lo tornó più al suo legittimo proprietario al quale il Dagda affidó un altro territorio.
Mìdir chiese al suo figliastro di chiedere per suo conto al padre di Étáin, la sua mano.
Óengus dovette arare dodici terre, trasformare sorgenti in fiumi e corrispondere il peso della ragazza in oro ed argento e finalmente ottenne di portarsrla nelle due terre.
Tra Mìdir e la ragazza fu subito amore.
Mìdir era già spostato con una Druidessa che trasformó la sua nuova sposa in una pozza d'acqua. Poi divenne una mosca. I due stavano sempre insieme finchè la Druidessa, con un colpo di vento, scaraventó lontano la Mosca che vagó per sette anni. Óengus l'accolse, ma la Druidessa la rapì nuovamente.
La morte della Druidessa non cambió le sorti della povera ragazza.
Dopo aver vagato per secoli successe che la Mosca dopo essere caduta in una coppa ed ingerita da una donna fu rimessa alla luce con lo stesso nome. Un giorno, mentre si trovava al fiume con altre fanciulle, incontró un bellissimo cavaliere. Era Mìdir.
La ragazza venne sposata dal re supremo Eochaid Airem. Uno dei suoi fratelli di innamoró perdutamente della sua sposa.
Giorno, dopo giorno l'uomo stava sempre peggio sia nel corpo che nell'anima finchè la ragazza decise di accudirlo.
L'uomo quasi guarito le chiese di esaudire il suo desiderio di averla. Più volte cercarono di incontrarsi, ma l'uomo si addormentava, così ripetutamente agli appuntamenti si presentava un cavaliere. Era nuovamente Mìdir.
Mìdir si fece sconfiggere più volte al gioco degli scacchi da parte del Re supremo e portó a compimento ogni posta che misero in gioco.
Vinse l'ultima partita e come ricompensa volle baciare la sua amata che persino rapì.

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