Sul lato pratico gli Uffici Tavolari archiviano dei grossi tomi suddivisi per comune censuario (il medesimo del sistema catastale). Ogni comune censuario è suddiviso in Partite Tavolari (PT) a loro volta suddivise in Corpi Tavolari (ct) che contengono le particelle catastali (pc) che compongo un immobile (ad esempio: il ct 1° contiente le ppcc di fabbricato e corte mentre il ct 2° è un seminativo). I cctt di una medesima PT, in linea generale, devono appartenere agli stessi proprietari.
Dal punto di vista fisico la PT si divide in tre parti dette “Fogli”:
FOGLIO A (prima parte): in questo foglio troviamo l'intestazione composta dal numero della PT, dal CC, dai cctt e dalle ppcc. Affianco alla particella possiamo trovare un'indicazione, scritta in rosso, di questo tipo: 1/15112. Questa dicitura significa che quella pc è stata “escorporata” (cioè portata fuori da un ct ed inserita in un altro ct assieme a tutte le sue eventuali pendenze) dal ct 1° della PT 15112 di qlf o qcc (questo libro fondiario o questo comune censuario). Talvolta, invece, affianco ad una pc, possiamo trovare un'indicazione di questo tipo VAII3. Questa indicazione, anch'essa scritta in rosso, ci rimanda alla seconda parte del foglio alla posta 3 dove troveremo le vicende di quella determinata pc;
FOGLIO A (seconda parte): in questo foglio, invece, vengono iscritte le seguenti iscrizioni: escorporazioni, servitù a favore, comprensori di bonifica in base a determinate leggi e nel caso di PT figlie (v. pagg. successive) le quote di pi (parti indivise) millesimali di pertinenza di quel determinato EI (ente indipendente) nonché frazionamenti.
FOGLIO B: tale foglio contiene le iscrizioni relative alle proprietà e le iscrizioni relative al patrimonio fondiario e alla variazione della denominazione sociale.
FOGLIO C: tale foglio comprende tutte le pendenze e gli aggravi sui cctt della PT in questione (ad esempio pignoramenti, diritti di ipoteca semplice o simultanea, diritto di abitazione, diritto di usufrutto, etc.).
Le iscrizioni vengono inserite in base a quanto contenuto nei decreti tavolari che sono contraddistinti, assieme alla domanda, da un numero di GT (giornale tavolare), ovvero da un protocollo o numero di pratica. Ecco un esempio di GT: 4815/2006.
Ai fini pratici il decreto viene inserito all'interno del fascicolo della domanda di intavolazione delle parti che, oltre a questa, presentano i titoli (ovvero documenti notarili quali compravendite, contratti di mutuo ipotecario etc.). Alla domanda, generalmente, vengono allegati una copia conforme dell'atto (sulla quale alla fine dell'istruttoria metteremo un timbro di eseguito) e che considereremo come una copia originale dell'atto stesso in quanto avrà firme e bolli in originale, e una copia di copia conforme dell'atto (sulla quale, alla fine dell'istruttoria, metteremo un timbro di copia di copia conforme) ovvero una semplice fotocopia. Anche i decreti tavolari andranno vistati alla fine dell'istruttoria con un timbro di copia conforme (in aggiunta a questo se avremo solo una copia del titolo metteremo anche l'eseguito).
Dopo aver aggiornato manualmente il tomo e vistato la pratica con i timbri si passa all'aggiornamento informatico della stessa. Innanzitutto il conservatore, per mezzo della pagina intranet che trova semplicemente avviando il browser, deve andare sulla voce “Gestione Registri” → “incaricato dell'iscrizione” → a questo punto digita il GT e dall'elenco di destra preleva il suo nome autoincaricandosi dell'istruttoria. Una volta eseguita l'iscrizione va sempre in “Gestione Registri” → “data eseguita iscrizione” → inserisce il numero di GT e la data dell'eseguita iscrizione.
Su alcune domande, solitamente quelle di intavolazione o cancellazione di mutuo ipotecario, potremmo trovare la dicitura “estratto sommario” o “estratto esteso” a questo punto preleveremo dalla domanda un foglio chiamato RE (richiesta estratto) seguito da un numero, ad esempio: richiesta estratto 417/2007. Al computer dovremo provvedere anche allo scarico di quest'ultimo documento nel seguente modo: “Gestione Registri” → “registro estratti tavolari” → “modifica di estratti tavolari” → e al posto della voce “preso in consegna” selezioniamo “consegnato”. Dal punto di vista pratico l'estratto tavolare sarà costituito da tutte le PT indicate nel foglio RE e presenterà sul frontespizio il numero di RE e la dicitura “esente bollo uso mutuo”. Le eventuali pagine bianche verranno annullate per mezzo di un timbro al centro e una linea diagonale mentre tra una pagina e l'altra verrà apposto il medesimo timbro. Alla fine del fascicolo andrà applicato un adesivo che riporterà i dati del servizio del libro fondiario più timbro e firma del conservatore. Una volta portata a termine la predisposizione dell'estratto lo inseriremo in una busta atta a contenere dei foglio A4 nella quale metteremo l'indirizzo della banca destinataria e il numero di RE sulla sinistra della busta stessa.
Le iscrizioni vengono riportate sul tomo in maniera manuale in base a dei riferimenti detti piombe o piombature che riportano nei vari fogli e in senso cronologico i numeri di GT da eseguirsi necessariamente nell'ordine in cui si trovano. Quando ci si appresta ad eseguire un'iscrizione il piombo eseguito viene cancellato mentre gli eventuali ancora da eseguire vengono riportati al di sotto della posta appena eseguita. Bisogna sempre verificare sulla domanda tavolare e sui fogli se ci sono dei piombi precedenti.
Due sono i codici grafici: con la stilografica nera si intavolano dei diritti mentre con la stilografica rossa si cancellano dei diritti.
Le cancellazioni avvengono sottolineando con la penna rossa il titolo che viene a decadere, ecco un esempio:
Pres. 14/02/1984 GT 1212/1984
Sulla base del certificato di eredità d.d. 01/02/1984 rep. 1234/1984 not. Zimolo, si intavola il diritto di proprietà del ct 1° al nome di:
CAIO CAII, nato a Monfalcone il 12/12/1964
V. 2
Pres. 14/12/2003 GT 1106/2003
Sulla base del contratto di compravendita d.d. 12/12/2003 rep. 1234/2003 not. Zotti, si intavola il diritto di proprietà del ct 1° ai nomi di:
TIZIA TIZI, nata a Gorizia il 11/06/1985 con ½ p.i.
PIPPO PIPPI, nato a Monfalcone il 12/06/1985 con ½ p.i.
- in regime di separazione legale -
/ad1
intavolazione di diritto di proprietà
A questo proposito le cancellazioni possono essere totali o parziali.
Pres. 14/02/1984 GT 1212/1984
Sulla base del contratto di compravendita d.d. 01/02/1984 rep. 1234/1984 not. Zimolo, si intavola il diritto di proprietà del ct 1° al nome di:
CAIA DE CAIS, nata a Gorizia il 11/06/1985 con ½ p.i.
PIPPO DE PIPPIS, nato a Monfalcone il 13/06/1985 con
- in regime di comunione legale familiare -
V. 3
Pres. 22/09/2006 GT 1106/2006
Sulla base del certificato di eredità d.d. 19/09/2006 rep. 1234/2003 not. Zotti, si intavola il diritto di proprietà del ct 1° ai nomi di:
a) TIZIA DE PIPPIS, nata a Gorizia il 11/06/2005 con 1/6 p.i.
b) PAPPO DE PIPPIS, nato a Monfalcone il 11/06/2005 con 1/6 p.i.
c) CAIA DE CAIS, nata a Gorizia il 11/06/1985 con 1/6 p.i.
/ad2
intavolazione di cancellazione di diritto di proprietà
LA QUESTIONE DELLE QUOTE DI PROPRIETA': ALCUNI ESEMPI
Dalle poste precedenti è facile desumere che il decuius PIPPO DE PIPPIS lascia in eredità alla moglie ½ p.i. (prima essi avevano in comunione legale 1/1). I due, però, hanno due discendenti che dividono insieme alla madre 1/3 della quota di ½ del padre. Quindi avremo la quota di ½ divisa tra tre eredi e pertanto 1/6 ciascuno.
La madre, già detentrice del suo ½, avrà quindi in totale: ½ + 1/3 quindi → 2/6 ???
I FRAZIONAMENTI (A2)
Pres. 14/02/1984 GT 1212/1984
Sulla base del piano tavolare d.d. 01/02/1984 del geom. Porcari tipo 1234/1984, si rende evidente il frazionamento della p.c. 151/3 in ct 1 nelle seguenti ppcc 151/3, 151/4, 151/5 con conseguente soppressione della pc 151/3
frazionamento
Nel foglio A1 vado a sottolineare le ppcc soppresse in rosso e scrivo V.AII3 e scrivo le nuove ppcc. Solitamente le ppcc nuove, in caso di servitù attive, acquisiscono le servitù.
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