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lunedì 21 dicembre 2009

Dai ciottoli alla cifra: la nascita del calcolo e della scienza.

 dott.ssa Diana Bitto

Nel tempo si comincia a pensare ad un segno riassuntivo di un valore.
Nel 3300 a.C. ci sono delle tavolette dove vi è impresso il sigillo e altri segnetti. Le bulle si evolvono: non c'è più nulla dentro perchè i valori sono impressi assieme al sigillo sulla superficie. Mantengono comunque una forma tondeggiante che ricorda le prime bulle.
Inizia il periodo dei re sacerdoti quindi le bulle non servono più perché si produce tutto per il re. Vi è quindi un'ulteriore evoluzione delle bulle che si appiattiscono e divengono delle tavolette che sono attribuire a degli atti reali su cui compaiono delle quantità.
Queste figure si complicano.
Le offerte al tempio ad un certo punto divennero eccessive e si sviluppa un sistema di prestito. Da qui nasce il concetto di interesse sui prestiti.
Incominciano a svilupparsi le prime scuole dette "stanze delle tavolette" che venivano frequentate dai futuri scribi. In queste stanze vi erano dei banchi come nelle scuole odierne. Le tavolette che venivano prodotte come esercizio sono giunte sino a noi.
Ad un certo punto ci si rende conto che scrivendo in piccolo lo stiletto produceva dei granuli che rendevano poco leggibili la scrittura cosí i segni cominciano a semplificarsi.
I segni numerici erano differenti di zona in zona. Ci troviamo di fronte a diversi sistemi numerici.
La maggiorparte di queste tavolette sono scritte su entrambi i lati, sul retro vi è il riepilogo numerico.
Le popolazioni semitiche hanno parole lunghe (polissillabiche), mentre i sumeri hanno parole molto corte (monossillabiche).
I sumeri vanno alla conquista dei popoli semiti. Gli schiavi più svegli vengo messi a gestire i magazzini. Lo schiavo non ha il sigillo ma deve responsabilizzarsi per mezzo della dichiarazione del suo nome, così prende i fonemi che sente (corrispondenti al suo nome!) e li riporta in sequenza così facendo i segni non sono più degli ideogrammi ma sono legati ai suoni e sono ora privi di senso nella lingua originaria. Si va così a creare un nuovo idioma.
In sintesi, l'evoluzione del conteggio di quantità avviene attraverso i seguenti oggetti:
  1. Totem;
  2. Segnalino;
  3. Bulle.
Passiamo quindi dagli oggetti solidi ai loro stampini sull'argilla.
Si cominciano a trovate delle tavole con i calcoli già pronti.
Nelle unitá di misura non esiste un sistema decimale ma un sistema misto.
I simbolini che venivano prima impressi divengono dei caratteri cuneiformi. Successivamente avranno un'ulteriore evoluzione che rappresenterà ogni singolo numero e non più un gruppo di valori.
È molto diffusa la presenza di tavolette di moltiplicazioni che in sintesi rappresentavano le tabelline.
Le tavole dei quadrati servivano per fare le moltiplicazioni.
Avevano anche le tabelle con le frazioni per fare le divisioni.
Esistevano, inoltre, delle tavole di conversione delle unità di misura nonchè delle tavolette contenenti dei problemi di geometria.

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