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sabato 2 maggio 2009

essere donna

Trovo ripugnante il termine "parità" utilizzato nel contesto di "parità tra i sessi" mi evoca un po' il fenomeno della discriminazione razziale, mentre qui si parla di discriminazione sessuale. Mi pare chiaro che il sesso maschile e quello femminile siano profondamente diversi...
Non mi piace sentire parlare di "parità" quando si parla di qualsiasi essere vivente perchè mi pare chiaro ed assodato che tutti gli esseri viventi hanno "pari" dignità e pertanto se una cosa è scontata non serve ribadirla. E' come se ogni volta che parlo di me sottolineassi il fatto che, per esempio, sono bionda. Mi pare evidente che lo sono e non serve ripeterlo.
Non mi piace sapere che le donne hanno dovuto "guadagnarsi la parità" perchè questo è uno status intrinseco.
Non nego che le donne siano più deboli dal punto di vista fisico di un uomo e pertanto siano sicuramente meno adatte per lo svolgimento di taluni lavori, ma devono essere libere di scegliere senza commenti sessisti da parte di terzi (sia chiaro, da parte di ambo i sessi!) visto che oggi ne hanno la possibilità.
Personalmente, benchè io sia felice di far parte del "sesso debole (di fare talune cose, ma forte di farne altre)" anche se non completamente rappresentata dallo stesso, provo un po' di sofferenza nel pensare di non vivere completamente libera. Libera di viaggiare sola, libera di tornare a casa da sola alla sera, libera da ogni sorta di commento (della serie "i lavori di casa devi farli tu perchè sono cose da donne").
Forse chi mi legge starà pensando "ecco un'altra femminista che difende a spada tratta tutte le donne!". Personalmente non mi ritengo tale poichè ho molte cose da rimproverare anche al genere femminile. Non mi piacciono ad esempio tutte quelle subrettine che se ne vanno sculettando facendo le oche in giro per gli schermi televisivi come se fossero un bell'oggetto da esposizione. Mi pare di percepire che loro stesse si sentano degli oggetti e che sarebbero disposte a far qualsiasi cosa per il denaro e il successo.
Non mi piacciono nemmeno quelle donne che si nascondono dietro al loro status di "sesso debole" per trarre il maggior vantaggio economico nelle cause di separazione e magari rivendicando il loro diritto di "superiorità" o di "parità" nei confronti degli uomini...
Non mi piace che alcune donne, per un motivo o per l'altro, dipendano dagli uomini soprattutto per una questione di convenienza economica e sociale (vedi le cd "mantenute").
Non aggiungo volutamente alcuna conclusione perchè forse nemmeno c'è e forse nemmeno ci sarà. Il mio pensiero è solo uno su molti, ma lascio il dibattito aperto...Quantomeno nel mio cuore.

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