Attualmente l' area antistante alla Chiesa di Sant' Anna, ubicata nel Comune di Gorizia (C.C. Di Gorizia F.M. 24), svolge la funzione di parcheggio, funzione, questa, da considerarsi impropria in quanto priva allo spazio urbano, immediatamente prossimo, di un sagrato di pertinenza della Chiesa medesima.
L' edificato che va a conformare il contesto dell' area in oggetto risulta piuttosto disordinato e privo di riferimenti tipologici comuni.
Di tanto in tanto, inoltre, si riscontrano degli elementi che, in qualche modo, contribuiscono a creare il senso di disordine che si prova passeggiando all' interno dell' area. Tra questi sicuramente si può citare la presenza di verde urbano di risulta, di verde incolto, di recinzioni le une diverse dalle altre, lo sfasamento tra la via Cossar e la via Ristori, etc...
Il progetto ha come obbiettivo principale la restituzione alla città di uno spazio urbano che sia di qualità e, di conseguenza, vivibile da tutti coloro che abitano o gravitano intorno alla città.
Tale area vuole assumere un ruolo di piccolo centro di quartiere.
I temi progettuali sono:
la suddivisione degli spazi funzionali;
il sagrato a corte;
il verde urbano;
il viale alberato pedonale;
i percorsi funzionali;
la riorganizzazione della viabilità;
Il parcheggio interrato.
La riorganizzazione dell' area avviene in comparti che instaurano tra di essi delle relazioni.
L' area viene riorganizzata attraverso una successiva instaurazione di rapporti geometrici (moduli) che definiscono tutti i disegni e gli elementi in essa presenti.
L' assetto del grande viale alberato pedonale influenza e genera tutto il resto dell' area. La direttrice progettuale è l' assialità che esso instaura all' interno dell' ambito. L' assialità ripartisce poi i vari comparti su un lato e poi sull' altro mettendoli in relazione.
Il viale pedonale alberato consente ad ogni modo l' accesso ai soli residenti i cui passi carrai si affacciano su di esso.
Tale viale è composto da una serie di aiuole a verde alternate da spazi pavimentati dove vi sono delle panchine per la sosta dei pedoni.
L' oratorio di pertinenza della Chiesa assume un ruolo tale da organizzare dinnanzi ad esso uno spazio ad uso collettivo che anticipa, in qualche modo, la successiva presenza di un elemento che assume un ruolo ancora più importante di quello dell' oratorio.
L' area del sagrato si configura come una sorta di corte chiusa. Assume una forma semicircolare verso
l' interno per riprendere le medesime forme di cui è composta la Chiesa a cui esso fa riferimento. Il Portico, pertanto, viene generato dalle geometrie medesime della Chiesa.
Esso è completamente impermeabile se lo guardiamo dando le spalle alla chiesa. Questo permette un isolamento dello spazio confinato dal contesto caotico. La barriera semicircolare viene interrotta in un unico punto: questo consente al passante che transita lungo il viale alberato, e sotto il portico, di intravedere la facciata della Chiesa.
Ai lati l' elemento di barriera diventa un elemento lineare e trasparente in quanto composto da tante colonnine metalliche. La barriera si trasforma così in un percorso funzionale che ci conduce fino ai due ingressi laterali della chiesa, ingressi che vengono evidenziati dalla presenza di due portali.
Tali ingressi permettono il pasaggio, all' occorenza, di autoveicoli.
Due elementi trasparenti di pensilina raccordano i due percorsi dirrettamente con i due ingressi dell' edificio. Altre due pensiline, inoltre, proseguono i due percorsi porticati anche sul lato destro e su quello sinistro dell' edificio.
I due percorsi creano una connessione visiva tra l' area del Sagrato e gli spazi circostanti.
Il lato che da sulla strada diviene lineare in contrapposizione con la forma semicircolare che la struttura assume all' interno della corte. Questo elemento, che andrà a raccordarsi con i due percorsi, presenta, ovviamente, un lato cieco e uno colonnato. Qui vi si possono svolgere non solo le funzioni di mero percorso e riparo in caso di pioggia, ma vi si possono svolgere attività più significative (ad es: mercatini, rinfreschi, etc...).
La barriera semicircolare racconta, per mezzo del mosaico, la vita della Santa.
L' intero ambito prevede dei percorsi funzionali da lasciar sgombri da ostacoli in caso di cerimonie religiose (matrimoni, funerali), di emergenze, etc...
Anche l' oratorio adiacente alla chiesa diviene uno spunto progettuale: di fronte ad esso viene organizzata una piazzetta che si interrelaziona direttamente con la facciata del medesimo.
In tutta l' area vi è la presenza di elementi di vegetazione che divengono elementi importanti nella fase progettuale.
L' attuale verde incolto viene riorganizzato in un' ampia area verde nella quale trasferire tutte le manifestazioni che solitamente hanno luogo nel parcheggio antistante alla Chiesa.
Un' ulteriore area verde viene prevista dinnanzi al bar; al centro di essa una grande fontana – piscina costituisce un momento di sosta per i passanti.
Alcuni dei lati dell' area verde vengono delimitati da filari di alberi.
Al di sotto dell' area di studio viene prevista la realizzazione di un parcheggio interrato.
Per risolvere l' intersezione via Ristori – via Cipriani, viene prevista una rotatoria che consente la riorganizzazione razionale dell' intera viabilità.
Si ringrazia l'arch. Massimo Rocco
Di tanto in tanto, inoltre, si riscontrano degli elementi che, in qualche modo, contribuiscono a creare il senso di disordine che si prova passeggiando all' interno dell' area. Tra questi sicuramente si può citare la presenza di verde urbano di risulta, di verde incolto, di recinzioni le une diverse dalle altre, lo sfasamento tra la via Cossar e la via Ristori, etc...
Il progetto ha come obbiettivo principale la restituzione alla città di uno spazio urbano che sia di qualità e, di conseguenza, vivibile da tutti coloro che abitano o gravitano intorno alla città.
Tale area vuole assumere un ruolo di piccolo centro di quartiere.
I temi progettuali sono:
la suddivisione degli spazi funzionali;
il sagrato a corte;
il verde urbano;
il viale alberato pedonale;
i percorsi funzionali;
la riorganizzazione della viabilità;
Il parcheggio interrato.
La riorganizzazione dell' area avviene in comparti che instaurano tra di essi delle relazioni.
L' area viene riorganizzata attraverso una successiva instaurazione di rapporti geometrici (moduli) che definiscono tutti i disegni e gli elementi in essa presenti.
L' assetto del grande viale alberato pedonale influenza e genera tutto il resto dell' area. La direttrice progettuale è l' assialità che esso instaura all' interno dell' ambito. L' assialità ripartisce poi i vari comparti su un lato e poi sull' altro mettendoli in relazione.
Il viale pedonale alberato consente ad ogni modo l' accesso ai soli residenti i cui passi carrai si affacciano su di esso.
Tale viale è composto da una serie di aiuole a verde alternate da spazi pavimentati dove vi sono delle panchine per la sosta dei pedoni.
L' oratorio di pertinenza della Chiesa assume un ruolo tale da organizzare dinnanzi ad esso uno spazio ad uso collettivo che anticipa, in qualche modo, la successiva presenza di un elemento che assume un ruolo ancora più importante di quello dell' oratorio.
L' area del sagrato si configura come una sorta di corte chiusa. Assume una forma semicircolare verso
l' interno per riprendere le medesime forme di cui è composta la Chiesa a cui esso fa riferimento. Il Portico, pertanto, viene generato dalle geometrie medesime della Chiesa.
Esso è completamente impermeabile se lo guardiamo dando le spalle alla chiesa. Questo permette un isolamento dello spazio confinato dal contesto caotico. La barriera semicircolare viene interrotta in un unico punto: questo consente al passante che transita lungo il viale alberato, e sotto il portico, di intravedere la facciata della Chiesa.
Ai lati l' elemento di barriera diventa un elemento lineare e trasparente in quanto composto da tante colonnine metalliche. La barriera si trasforma così in un percorso funzionale che ci conduce fino ai due ingressi laterali della chiesa, ingressi che vengono evidenziati dalla presenza di due portali.
Tali ingressi permettono il pasaggio, all' occorenza, di autoveicoli.
Due elementi trasparenti di pensilina raccordano i due percorsi dirrettamente con i due ingressi dell' edificio. Altre due pensiline, inoltre, proseguono i due percorsi porticati anche sul lato destro e su quello sinistro dell' edificio.
I due percorsi creano una connessione visiva tra l' area del Sagrato e gli spazi circostanti.
Il lato che da sulla strada diviene lineare in contrapposizione con la forma semicircolare che la struttura assume all' interno della corte. Questo elemento, che andrà a raccordarsi con i due percorsi, presenta, ovviamente, un lato cieco e uno colonnato. Qui vi si possono svolgere non solo le funzioni di mero percorso e riparo in caso di pioggia, ma vi si possono svolgere attività più significative (ad es: mercatini, rinfreschi, etc...).
La barriera semicircolare racconta, per mezzo del mosaico, la vita della Santa.
L' intero ambito prevede dei percorsi funzionali da lasciar sgombri da ostacoli in caso di cerimonie religiose (matrimoni, funerali), di emergenze, etc...
Anche l' oratorio adiacente alla chiesa diviene uno spunto progettuale: di fronte ad esso viene organizzata una piazzetta che si interrelaziona direttamente con la facciata del medesimo.
In tutta l' area vi è la presenza di elementi di vegetazione che divengono elementi importanti nella fase progettuale.
L' attuale verde incolto viene riorganizzato in un' ampia area verde nella quale trasferire tutte le manifestazioni che solitamente hanno luogo nel parcheggio antistante alla Chiesa.
Un' ulteriore area verde viene prevista dinnanzi al bar; al centro di essa una grande fontana – piscina costituisce un momento di sosta per i passanti.
Alcuni dei lati dell' area verde vengono delimitati da filari di alberi.
Al di sotto dell' area di studio viene prevista la realizzazione di un parcheggio interrato.
Per risolvere l' intersezione via Ristori – via Cipriani, viene prevista una rotatoria che consente la riorganizzazione razionale dell' intera viabilità.
Si ringrazia l'arch. Massimo Rocco
2 commenti:
Grande Roberta!
Bellissimo progetto! ...altro che quelle cose che combinano i geometri ;P
Daniele
Yeahhh! Grande, Architetto!
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