Pages

mercoledì 31 luglio 2013

Della mia scelta vegetariana

Sará l'avvicinarsi del festival vegetariano che mi mette addosso una gran voglia di parlarne, ma sento proprio un gran bisogno di un piccolo sfogo personale.
Non lo nego: se alcuni anni fa mi avessero chiesto cosa pensavo del vegetarianesimo e del veganesimo avrei risposto che non ero d'accordo in quanto l'uomo necessita della carne per vivere.
Ad alcuni anni di distanza le mie opinioni in tal senso sono lentamente mutate.
Questo percorso che ho intrapreso ha avuto luogo circa un paio d'anni fa dopo aver assistito a delle conferenze sull'argomento. Sono rimasta così profondamente colpita che da quello stesso giorno, senza che io lo sapessi, ho iniziato questa avventura. Non sono diventata vegetariana da un giorno all'altro: per circa un anno ho provveduto a ridurre progressivamente la quantitá di carne sino ad annullarla totalmente. Quindi ho avuto sufficiente tempo per pensarci.
Anche le ragioni sono mutate con il progredire delle informazioni recepite: se prima la mia scelta era fondata su ragioni salutistiche, a mano, a mano è diventata anche una motivazione profondamente etica e ad oggi è quella prevalente.
Il mio organismo non ha avuto grosse modificazioni: in linea di massima vedo i miglioramenti soprattutto sulla struttura dei miei capelli e sul fatto che ho resistito molto di più ai malanni invernali. Un' altra caratteristica è stata un lieve aumento ponderale.
Il fatto di essere vegetariana se da una parte mi rende molto orgogliosa, dall'altra mi rende restia ad espormi troppo (anche se in realtà lo sto facendo proprio qui) poichè dal momento che qualcuno lo sa inizia a chiederti spiegazioni sulle mie scelte e spesso queste vengono criticate. Credo che al prossimo che me lo chiede provocatoriamente dirò "siamo ciò che mangiamo. Non voglio che il mio organismo ospiti dei cadaveri di poveri animali". E poi del resto io non voglio indottrinare nessuno (anche perchè chi sono io per farlo?), ma credo che ognuno dovrebbe essere cosciente di ciò che si trova nel piatto.
A chi ne ha voglia consiglio la lettura di "perchè sono vegetariana" di Margherita Hack.

Nessun commento:

Contatore