Grazie a Luca per la segnalazione:
IL PICCOLO 9/10/12
Gorizia, dalla stessa associazione lo scorso anno per quanto riguarda le gallerie del Monte Sabotino «dove grazie al lavoro della "Sezione cavità artificiali" sono state rilevate circa 40 gallerie che andrebbero tutte opportunemente segnalate con apposita cartellonistica, lavoro che gli speleologi avevano già offerto di fare gratuitamente e che tornerebbe utile come si è detto in vista della ricorrenza del prossimo centenario».
di Francesco Fain Vecchie gallerie scavate nel corso della Grande guerra. Probabilmente rifugi anti-aereo, di cui si era smarrita la memoria. Sono state scoperte, in maniera del tutto casuale e inattesa, durante i lavori di manutenzione straordinaria e consolidamento delle mura del castello di Gorizia: a venire alla luce due ingressi di vecchi tunnel scavati nel periodo fra il 1915 e il 1918. Il direttore dei lavori Elisa Trani (capogruppo del raggruppamento di progettisti Gentilini e De Giacometti delle opere di manutenzione straordinaria e consolidamento della cortina muraria 51-52–2° lotto, coordinati dall'architetto Laura Puntin) ha immediatamente contattato gli speleologi del Centro ricerche carsiche Seppenhofer. «E abbiamo subiro esplorato una delle gallerie, rimanendo letteralmente a bocca aperta», rivela il presidente Maurizio Tavagnutti. «Gli spelogologi sono penetrati attraverso una stretta e disagevole apertura praticata nella cinta muraria e si sono trovati di fronte ad una galleria di una decina di metri di sviluppo e interessata da una grossa frana che ne preclude ogni prosecuzione. La squadra della sezione "Cavità artificiali" del Seppenhofer non si è persa d'animo e scavando nel detrito della frana ha individuato una possibile prosecuzione della galleria. Vista la prossimità del fronte bellico, durante la Prima guerra mondiale, questo manufatto poteva rappresentare un possibile ricovero anti-aereo per le truppe». «Sarebbe interessante - aggiunge Tavagnutti - rimuovere il materiale franato per vedere lo sviluppo del tunnel. Prima, però, è necessario il nullaosta della Soprintendenza ai beni architettonici». Non è tutto. Un secondo ingresso di una galleria molto modesta, «ma di sicuro più interessante» rimarca Tavagnutti, è emersa dopo la pulizia dalla vegetazione del tratto murario ad opera della Gerometta spa di Spilimbergo, molto più in alto nel bel mezzo del muro di cinta del castello. All'interno si notano ancora resti di intonaco e cemento. Due "scoperte" che andrebbero valorizzate. «In vista della ricorrenza del centenario dello scoppio della Grande Guerra, questa - rimarca Tavagnutti - potrebbe essere una buona occasione per valorizzare queste come altre gallerie presenti in città. La valorizzazione potrebbe avvenire anche con una semplice grata, posta a chiudere l'ingresso, e con una tabella indicante il rilievo topografico e i dati storici essenziali: sul modello di quello che è stato già fatto per le gallerie del colle di Osoppo in Friuli». Immediata la reazione del sindaco Ettore Romoli che (come scriviamo nell'altro articolo) ha voluto, ieri pomeriggio, effettuare un sopralluogo. «La scoperta è, senza ombra di dubbio, interessantissima, tenendo conto che a partire dal 2014 ci sarà il centenaio della prima guerra mondiale. È intenzione dell'amministrazione comunale valorizzarle, anche turisticamente. Faremo la nostra parte», annuncia il primo cittadino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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