Di Nick Fears
Per un cittadino greco era un obbligo patriottico difendere il proprio paese. Da un giorno all'altro si trovava a combattere senza alcun addestramento.
Le fonti ci aiutano a capire come si combatteva nell.antica Grecia.
Gli eserciti non avevano nessuna strategia. Si sceglievano un comandante.
Erano dotati di un grande scudo e una lancia alta 2m.
Prima della guerra il comandante faceva un breve discorso patriottico e sul nemico e veniva fatto un sacrificio agli dei e dei canti.
Poi due masse di eserciti (dette falangi) si scontravano l'una contro l'altra.
Sofocle descrive il rumore che avveniva quando i due eserciti si scontravano.
Le città stato erano in totale 650 anche di dimensioni piccolissime.
Molti dei cittadini erano contadini e avevano famiglia. Ci si sposava molto presto (13 - 14 anni). Le fonne comuni lavoravano la terra assieme ai loro uomini. La famiglia era un'unità che si autososteneva portando il raccolto al mercato locale.
La famiglia era composta, oltre da marito e moglie e in generale due figli, anche da uno schiavo. La famiglia era un team per la sopravvivenza.
Le fonti più importanti sono le ceramiche con le figure rosse che raccontavano la vita quotidiana dalle quali apprendiamo che Quando il marito partiva stringeva la mano alla moglie la quale gli donava una libazione in genere vino che il marito beveva o veniva sparso a terra come offerta agli dei.
In genere si combatteva per tre giorni durante i quali la famiglia era in apprensione.
Annibale e Cesare: entrambi sono nati per la guerra.
Annibale fa il giuramento al tempio a 9 anni dove promette di non essere mai amico dei romani. Il padre, Amilcare, lo porta a combattere in Iberia dove aveva un piccolo regno. Il suo esercito era composto da 20.000 mercenari.
I soldati erano fedelissimi ad Annibale.
Nella famosa battaglia del 218 a.C. il suo esercito uccide un solo giorno 20.000 uomini, ma Roma non cade.
Il suo esercito era composto da galli, fenici, etc.
Cesare, un uomo di carisma.
La sua carriera iniziò molto tardi (40 anni). Anche Cesare aveva questa abilità di tenere assieme il suo esercito che gli era leale.
C'è un meraviglioso anneddoto che racconta di quando Cesare varcò le Alpi per dirigersi in Iberia e si stanziò. Un suo ufficiale gli disse: "qui è facile comandare, ci sono solo due casupole, mentre a Roma ci sono lotte intestine" e Cesare gli rispose: "meglio essere il numero uno qua, che il numero due a Roma".
Annibale è un gerriero anche Giulio Cesare lo è ma è anche un grande politico.
Annibale non era un politico. Dopo la sua carriera nell'esercito torna a Cartagine e diviene magistrato.
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