Siamo arrivati a Werfen, un piccolo paesino ad una quarantina di chilometri da Salisburgo, il 12 agosto intorno a mezzoggiorno. L'impressione è stata fin da subito positiva: eravamo ospiti in una carinissima casetta alle pendici dei monti. Il piccolo bed&breakfast, a conduzione familiare, era gestito da una signorona tedesca che non biascicava una parol d'inglese (devo ammettere che i primi giorni comunicavamo a gesti!). Nel cortile c'era la stalla delle mucche e delle galline e ogni volta che rientravamo tre micini ci correvano appresso a salutarci. I primi due giorni li abbiamo trascorsi a Salisburgo dove abbiamo visitato il museo cittadino in cui una sezione era dedicata a Paracelso, la casa Natale di Mozart, il museo di arte contemporanea (c'era un'esposizione temporanea delle opere di Max Ernst), lo Shloss Hellbrun (la residenza estiva dell' arcivescovo con i giochi d'acqua), i Mirabell garten con il loro bel palazzo e l'immancabile fabbrica della Birra Stiegel dove i tre assaggi ciascuno sono stati molto apprezzati (degna di nota la birra biologica Paracelso). Nei giorni successivi, stufi dell'ambiente cittadino, abbiamo rivolto la nostra attenzione a ciò che stava fuori: dapprima ci siamo recati ad Hallein a visitare le saline dove le scivolate sullo scivolo dei minatori a 30km/h hanno divertito grandi e piccini, poi, non contenti, ci siamo spostati di circa 140km e siamo andati a visitare un famosissimo paese (non solo per il turismo, ma anche per l'archeologia) chiamato Hallstät, dove, sfortunatamente, ci ha inseguiti la pioggia. E come non visitare il paesino dove alloggiavamo? Il castello di Werfen domina il territorio dall'alto e il suo biancore si staglia nel verde circostante. Ma la parte tragicomica (solo per me) è avvenuta il giorno prima della partenza quando, basiti dal dover sborsare 10,50€ per tre minuti di ferrovia, abbiamo deciso di raggiungere le più grandi grotte di ghiaccio con i nostri piedini (90 min di sentiero). È risaputo che non sono una gran sportiva nè sono un'amante della montagna quindi quando mi sono trovata su sentiero acciotolato con tempo piovoso e strapiombo non protetto sulla sinistra ho iniziato a piagnucolare come una bimba, ma per fortuna quel santo del mio ragazzo ha saputo confortarmi e condurmi fino al rifugio dove un bel Brezel mi attendeva. Le grotte di certo erano spettacolari: ci trovavamo a 1700m, nel cuore della montaga, immersi in monumenti di ghiaccio e a 0C!!! Ed era il 17 agosto!
Per ultimare il nostro tour austriaco, il 18 agosto, ci siamo rilassati alle terme di Bad Hofgastain! Dopo ld sfacchinate dei giorni precedenti proprio ce lo meritavamo! Anche se stanchi eravamo soddisfatti! Nonostante il tempo abbia fatto le bizze l'organizzazione è stata a dir poco impeccabile! Ed ora siamo di nuovo a casa ricchi di ricordi e pronti per la prossima avventura!!!
Roberta
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