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sabato 4 aprile 2009

Il culto mitraico

Nell'antica Roma esistevano tre tipologie di divinità:

  • Divi indigetes (divinità locali);
  • Divi novensiles (divinità importate da altri culti);
  • Numina (divinità secondarie che aiutavano quelle principali, vi erano per esempio svariati numina che proteggevano le varie età dei bambini).
Sia la mitologia greca che etrusca vengono assorbite all'interno del culto romano.
Gli dei greci avevano la caratteristica di essere più umani (ovvero possedevano dei vizi) delle divinità latine delle origini che in epoca sucessiva subiscono anch'esse questa trasformazione.
A ciascuna divinità venivano attribuite delle offerte particolari.
In epoca antica era in voga la cd lectisternia. Si trattava sostanzialmente di un banchetto rituale con un posto lasciato libero per la divinità. Lo scopo di questo rituale era quello di chiedere aiuto al Dio stesso.
Tra le divinità romane più importanti è possibile annoverare:
  • Giano: il Dio che proteggeva le porte ed i passaggi;
  • Vesta: la Dea del focolare;
  • Saturno: il Dio della semina;
  • Cerere: il Dio del grano;
  • Diana: la Dea dei boschi e degli animali.
Nell'impero romano si fondono anche culti importati dall'Oriente. Ad Aquileia era particolarmente diffuso, ad esempio, il culto della Dea Iside.
I romani accettarono i nuovi culti per raccogliere consensi da parte dei nuovi arrivati.
Presso San Giovanni di Duino è stato scoperto un sito nel quale, anticamente, veniva adorato il Dio Mitra.
Mitra era una divinità legata al sole e di origine orientale. Non si conosce bene la data di nascita del culto: alcuni archeologici sostengono che questa possa essere datata attorno al 4000 a.C. altri attorno al 1300 a.C. in Persia.
E' sorprendente come questa figura abbia molti tratti in comune con la figura di Gesu' Cristo.
Il culto mitraico è misterico questo comporta l'esecuzione di una serie di riti iniziatici da parte degli adepti. Riti che prevedono un percoso sia fisico che mentale per questo il culto era aperto solo agli uomini.
Gli adepti erano tenuti al segreto di quanto si svolgeva durante le cerimonie che si espletavano mediante rituali magici, atti di purificazioni e sacrifici sia di tori che sui corpi degli stessi adepti, ma anche danze e banchetti.
Il culto mirava alla salvezza dell'anima dell'adepto.
Normalmente i culti misterici erano legati alla terra mentre quest'ultimo al sole.
I mitrei venivano scavati nel sottosuolo o in grotta.
Mitra era il Dio dell'onesta, dei contratti e dell'amicizia. Sovrintendeva a tutti i legami umani pertanto a che servivano altre divinità? Questo potrebbe essere visto come un principio di monoteismo...
I culti misterici non lasciavano testimonianze scritte. Essi parlavano per mezzo d'immagini.
Si era ammessi solo per mezzo di rito iniziatico e giuramento di segretezza.
Vi erano pesanti prove fisiche da sostenere.
L'iniziato doveva passare 7 "porte" (prove) per passare ai vari livelli iniziatici.
Il culto mitraico ebbe una grossa fortuna nell'esercito e nelle classi più modeste.
Ci sono due ipotesi sulla nascita del Dio Mitra:
  1. La nascita di Mitra avviene da una pietra con la daga in mano per salvare il mondo e l'uomo;
  2. il Dio decide di incarnarsi nel seno di una vergine, nasce il 25 dicembre e muore a 33 anni per la salvezza dell'uomo. Soggioga il sole e si fa regalare una corona luminosa. Cattura un toro e lo porta in una grotta superando le difficoltà provocate da un dio maligno (serpe e scorpione) per mezzo del sangue del toro bianco sacrificato dal quale nascerà la vite e il grano. Al termine del suo operato tornò in cielo.
Il Dio venne venerato nella grotta perchè egli nacque da una roccia.
La liturgia consisteva nel mascheramento dell'adepto. Tali accessori variavano in funzione del grado raggiunto. Gli adepti, pertanto, non si conoscevano tra di loro.
Durante le celebrazioni si svolgeva un banchetto a base di acqua pane e vino. Il vino era arricchito con il sangue del toro sacrificato durante la liturgia.
Non tutti gli adepti potevano fare qualsiasi cosa sino a che non avessero raggiunto determinati gradi .
I 7 passaggi che dovevano affrontare gli adepti riescheggiano inequivocabilmente significati alchemici (i 7 passaggi dal metallo all'oro), ma si riferiscono anche a numeri sacri per gli egizi, persiani e pitagorici.
Ogni passaggio era protetto da un pianeta (all'epoca i pianeti conosciuti erano proprio 7).
La fonte battesimale conteneva il sangue del toro sacrificato.
I 7 passaggi venivano identificati con una denominazione:
  1. Corvo: rappresentava la morte del neofita (nella tradizione persiana venivano predisposte le pire sulle quali si adagiava il corpo del defunto che veniva mangiato dai corvi). Il neofita veniva immerso nel sangue del toro sacrificale. Ad egli veniva dato un mantra che ripeteva. Il corvo era protetto da mercurio (i simboli erano: cadiceo, vaso, corvo);
  2. Crisalide: rinasce la farfalla. In questa fase l'adepto doveva rimanere casto. in quanto in questo momento poteva amare solo il Dio. Offriva alla statua del Dio una coppa d'acqua. Il pianeta protettore era Venere (i simboli erano: serpente, diadema, lucerna).
  3. Miles: in questa fase l'adepto comincia a lottare, deve cambiare sè stesso. Doveva inginocchiarsi nudo, bendato e legato. Sul suo capo veniva posta la corona che del Dio e poi gli erano tolte le bende a quel punto l'adepto doveva recitare questa formula: "mi tolgo questa corona perchè la mia corona è il Dio Mitra". Il pianeta protettore era Marte (i simboli erano: scorpione, gambero).
  4. Leo: l'adepto in questa fase progredisce. Cambia la visione del mondo. Non poteva toccare acqua per tutto il rituale (che poteva durare anche 2gg!), la sua bocca veniva lavata con il miele. I leoni avevano la funzione di portare il cibo, preparato dai gradi inferiori, ai gradi superiori.
  5. Persiano: era il pastore vestito alla persiana, aveva la torcia abbassata perchè non poteva conoscere ancora tutto. Veniva ancora purificato con il miele. Il pianeta protettore era la luna (i simboli erano: l'arco, la faretra, la civetta).
  6. Eliodromo: era il custode del mitreo. Imitava il sole. Al banchetto rituale si sedeva accanto a Mitra (vestito di rosso). l'astro protettore era naturalmente il sole (i simboli erano: la corona a 7 raggi, la torcia, la spiga, il globo, il gallo, etc.).
  7. Pater: ce ne era uno solo per ogni mitreo, rappresentava il Dio Mitra sulla terra. Sovrintendeva alla funzione religiosa. Il pianeta protettore era Saturno.
Il mitreo di Duino costituisce un sito archeologico di grandissima importanza. Infatti è l'unico mitreo conosciuto in Europa ad essere stato ricavato all'interno di una grotta naturale. La visita al sito è particolarmente suggestiva e per gli appassionati di archeologia costituisce certamente una tappa obbligata.

[fonte: convegno sul Mitreo di Duino organizzato dalla SFA - sezione isontina, tenuto da Desiree Dreos]

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