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domenica 21 agosto 2011

Rappresentazione del Friuli nelle mappe storiche

Una delle prime descrizioni della Patria del Friuli è chiamata “Descriptione” e porta la firma di Marino Sanuto il Giovane ed è databile tra il 1502 e il 1506 con la quale egli voleva illustrare la potenza della Serenissima anzichè le sue caratteristiche geografiche. Opera analoga è l'Itinerario per la terra ferma dello stesso autore alla quale allega la rappresentazione del territorio di Monfalcone e Gradisca. Ad ogni modo sono poche le testimonianze cartografiche dell'epoca, si ha notizia, però, di alcuni schizzi sul territorio di Gradisca che furono eseguiti da Leonardo il quale era stato incaricato di progettare delle opere di difesa attorno alla fortezza per contrastare l'invasione turca. Abbiamo poi conoscenza dell'esistenza di una carta di tutto il Friuli e l'Istria elaborata da Kölderer forse in preparazione della guerra fra Venezia e Massimiliano d'Austria. Vi è poi un'altra carta eseguita dall'udinese Gregorio Amaseo. La carta del Vavassorri è la più antica della Regione e godrà di notevole fama poichè oltre alle successive edizioni da questa si produrrano molte derivazioni. Diffusa in quel periodo era anche la cartografia gastaldina. Nel '500 le raffigurazioni del Friuli Venezia Giulia rientrano nei grandi atlanti del tempo: nel Theatrun Orbis Terrarum di Ortelio, In quello di Mercatore e in quello di de Jode dove le rappresentazioni sono meno numerose. In questo contesto le carte di Mercatore costituiscono un lavoro nuovo rispetto a quelle degli altri due cartografi i quali fecero dei semplici rifacimenti e mal legati. Le carte del Mercatore, invece, sono il frutto di un'accurata selezione tra le cartografie migliori. Nel '700 anche Giovanni Antonio Magini tratta il nostro territorio. Egli realizza una raccolta di carte delle regioni italiane chiamata Italia che verrà pubblicata nel 1620 dove nella tav. 29 viene rappresentato il Friuli Venezia Giulia.

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